Salvataggio di un margaro isolato a Rocca Venoni: vigili del fuoco in azione tra maltempo e fiumi straripanti

Salvataggio di un margaro isolato a Rocca Venoni: vigili del fuoco in azione tra maltempo e fiumi straripanti

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Salvataggio di un margaro isolato a Rocca Venoni: vigili del fuoco in azione tra maltempo e fiumi straripanti - Gaeta.it

Un margaro è stato salvato in un intervento di emergenza dai Vigili del Fuoco di Lanzo Torinese, dopo essere rimasto isolato nelle baite di Rocca Venoni. L’operazione, che si è svolta a un’altitudine di 1.850 metri nel Pian della Mussa, è stata complicata dalle avverse condizioni meteorologiche, rendendo indispensabile un intervento rapido e preciso da parte dei soccorritori. Queste circostanze hanno messo in evidenza non solo il dramma individuale del margaro, ma anche la situazione critico-meteorologica che ha interessato l’intera area di Lanzo Torinese.

Le difficoltà del salvataggio nel cuore delle intemperie

Condizioni meteorologiche avverse

Il margaro, bloccato a causa di forti precipitazioni e di un anomalo innalzamento dei corsi d’acqua, ha richiesto un’operazione di salvataggio complessa. I Vigili del Fuoco, in stretto coordinamento con gli altri organi di soccorso, hanno dovuto affrontare non solo il maltempo, ma anche il terreno impervio e le condizioni di rischio elevate per i corsi d’acqua, resi critici dal maltempo. Grazie alla loro preparazione e all’uso di strumenti adeguati, sono riusciti a portarlo in salvo, garantendo così la sua incolumità.

Reazione della comunità e delle autorità

L’operazione di salvataggio ha destato grande preoccupazione tra gli abitanti di Lanzo Torinese, già colpiti da disagi a causa delle forti piogge accompagnate da un aumento significativo del livello dello Stura di Lanzo. Le autorità locali hanno immediatamente attivato le procedure di emergenza per il monitoraggio delle aree a rischio, informando la popolazione sui pericoli e sulle misure preventive da adottare. Il coordinamento tra i vari enti ha dimostrato l’importanza di una risposta rapida e organizzata in situazioni di emergenza.

Livello preoccupante dello Stura di Lanzo e allerta meteorologica

Monitoraggio degli affluenti e impatto sul territorio

L’idrometro di #ArpaPiemonte ha segnalato un livello massimo preoccupante di 3.13 metri sullo Stura di Lanzo, superando di oltre 30 centimetri la soglia di guardia. Questo livello ha spinto le autorità a emettere un’allerta meteo di colore arancione per rischio idrogeologico, che è stata successivamente ridotta a gialla per vaste zone a partire dalle ore 13. Tuttavia, l’allerta rimane in vigore per la pianura del Torinese e per le aree limitrofe.

Misure preventive e reattività delle istituzioni

Le istituzioni hanno messo in campo misure preventive per tutelare la popolazione, come l’informazione continua sui percorsi di evacuazione e l’evacuazione di eventuali persone a rischio. I residenti sono stati invitati a monitorare le proprie abitazioni per eventuali segni di innalzamento dell’acqua. La tempestività delle comunicazioni ha contribuito a mantenere alta l’attenzione e a prevenire possibili tragedie.

Il caldo e le previsioni per il pomeriggio

Previsioni meteo e intensificazione delle precipitazioni

Nonostante le migliorate condizioni generali, i meteorologi hanno previsto per il pomeriggio un continuato avvio di piogge e temporali, di intensità variabile, che colpiranno soprattutto l’alto Piemonte. Si prevedono fenomeni meteo che potrebbero ulteriormente stressare un già critico contesto idrogeologico. Tra i territori più esposti si evidenziano il Cuneese, il Torinese e l’Astigiano, dove le precipitazioni potrebbero risultare abbondanti e protrarsi anche nelle ore serali.

Il rischio di nuove piene

Anche se le situazione dei fiumi sta registrando un calo nei loro livelli, il monitoraggio rimarrà attivo. L’attenzione è rivolta specialmente ai fiumi più critici, come la DORA BALTEA e l’ANZA nel Verbano-Cusio-Ossola, dove ci si aspetta l’arrivo di nuove ondate di piena che potrebbero aggravare la situazione. Il costante monitoraggio e la reattività delle autorità si dimostrano fondamentali per affrontare fattori di rischio ostili in un clima di crescente incertezza meteorologica.

Ultimo aggiornamento il 5 Settembre 2024 da Armando Proietti

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