Salvataggio in montagna: quattro giovani bloccati sul Monte Cusna a causa del maltempo

Quattro giovani escursionisti sul Monte Cusna affrontano una tempesta inaspettata; soccorsi tempestivi salvano tre di loro, mentre uno viene trasportato in ospedale per ipotermia. Importante l’equipaggiamento adeguato.
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Salvataggio in montagna: quattro giovani bloccati sul Monte Cusna a causa del maltempo - Gaeta.it

Un gruppo di ragazzi, composto da tre ventenni e un giovane di 21 anni, ha vissuto un’avventura rischiosa sul Monte Cusna, situato nell’Appennino reggiano. Partiti da Valsamoggia, in provincia di Bologna, e Marano sul Panaro, nel Modenese, per una gita, i giovani si sono trovati in difficoltà a causa di un’improvvisa ondata di maltempo. L’intervento tempestivo dei soccorritori ha permesso di riportarli in salvo dopo un’intensa giornata di attesa e difficoltà.

L’incidente e l’appello ai soccorsi

Durante la loro escursione, il gruppo ha deciso di pernottare in un vecchio rifugio nel corso della notte. Al mattino, con l’intenzione di scendere a valle, sono stati investiti da una violenta tempesta di vento e nevicate, che ha gelato rapidamente il terreno, rendendo impossibile il proseguimento del cammino. Purtroppo, alcuni di loro non erano adeguatamente equipaggiati per affrontare situazioni del genere; uno degli escursionisti indossava scarpe da passeggio, rendendo difficile la mobilità su un terreno scivoloso e ghiacciato.

La situazione critica ha portato il gruppo a contattare i soccorsi intorno alle ore 10, utilizzando il numero di emergenza 112. In risposta, sono stati attivati i Vigili del Fuoco, insieme a due squadre del Saer, il Soccorso Alpino Emilia-Romagna, di cui una dotata di attrezzature medicalizzate, in partenza da Castelnovo ne’ Monti.

Le operazioni di salvataggio

Nel tentativo di velocizzare l’operazione di soccorso, la società di gestione degli impianti di risalita ha tentato di attivare la seggiovia del comprensorio sciistico di Febbio 2000. Tuttavia, a causa della fortissima intensità del vento, l’impianto non ha potuto operare, costringendo i soccorritori a procedere a piedi per raggiungere i giovani bloccati.

Una volta raggiunti, i soccorritori hanno fornito una copertura termica ai ragazzi, utilizzando coperte e sacchi a pelo per proteggerli dal freddo intenso. È stato allertato anche l’elicottero 118 di Pavullo, ma le avverse condizioni meteorologiche hanno impedito al velivolo di atterrare direttamente in cima. L’elicottero ha quindi dovuto posizionarsi in una piazzola poco distante da Febbio.

La condizione dei ragazzi e il trasporto in ospedale

Tra i quattro giovani, tre sono riusciti a camminare e sono stati condotti a valle dai Vigili del Fuoco, mentre il quarto ragazzo, un 19enne del Modenese, ha sofferto di una forma più grave di ipotermia e non era in grado di muoversi. Quest’ultimo è stato trasportato su una barella fino al punto di recupero.

Intorno alle 15, con un miglioramento delle condizioni atmosferiche, l’elicottero del 118 è riuscito finalmente a raggiungere la cima, prendendo a bordo l’escursionista in difficoltà. Il giovane è stato quindi trasferito in codice di media gravità all’ospedale Maggiore di Parma, dove ha ricevuto le cure necessarie per la sua condizione.

L’episodio mette in evidenza l’importanza di essere preparati e adeguatamente equipaggiati per affrontare escursioni in montagna, specialmente in condizioni meteorologiche potenzialmente avverse.

Ultimo aggiornamento il 24 Novembre 2024 da Armando Proietti

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