Un episodio straordinario ha avuto luogo ad Argenta, in provincia di Ferrara, dove un dodicenne in grave difficoltà è stato salvato grazie all'intervento tempestivo e innovativo di un'operatrice del 118 tramite videochiamata. La storia, che si è conclusa con un lieto fine, evidenzia l’importanza della tecnologia e della formazione nel primo soccorso.
il momento di emergenza
la crisi di salute del ragazzo
Lunedì scorso, intorno alle 13.30, un ragazzo di 12 anni, affetto da una patologia cardiologica ostruttiva congenita, è stato colpito da un arresto cardiaco. L’evento ha scosso non solo la famiglia, ma anche l’intera comunità di Argenta. I genitori, resisi conto della gravità della situazione, non hanno esitato a contattare il 118 per richiedere supporto e soccorso immediato. La loro reazione tempestiva si è rivelata decisiva per la sorte del giovane.
l'intervento del 118
La Centrale Operativa 118 di Bologna ha risposto prontamente alla chiamata di emergenza, inviando i mezzi di soccorso. Tuttavia, prima dell’arrivo dell’ambulanza, l'operatrice, l'infermiera Enrica Pasquali, ha guidato la famiglia tramite videochiamata. Questo metodo innovativo ha permesso ai genitori e al fratello di Matteo di seguire le istruzioni per le manovre di rianimazione. Le indicazioni fornite sono state cruciali per stabilizzare il ragazzo in attesa dell'arrivo dei soccorritori, un elemento che ha fatto la differenza tra la vita e la morte.
l'innovazione del video-soccorso
la piattaforma di video-streaming
Dal maggio 2020, la Centrale Operativa 118 Emilia Est ha adottato una piattaforma di video-streaming che consente agli operatori di valutare visivamente la situazione, fornendo un supporto netto al processo decisionale. Grazie a questa tecnologia, l’infermiera Pasquali ha potuto osservare la scena in tempo reale, riuscendo a fornire indicazioni mirate e precise. Questo strumento non solo arricchisce la comunicazione verbale, ma permette di adattare le manovre di soccorso alle esigenze del momento, un vantaggio fondamentale durante situazioni di emergenza.
l'importanza della formazione
Oltre alla tecnologia, è cruciale sottolineare l'importanza della formazione continua degli operatori 118. In questo caso, l'addestramento dell'infermiera ha garantito una guida efficace, permettendo alla famiglia di eseguire correttamente le manovre di rianimazione cardiaca. La preparazione e le competenze acquisite sono stati fattori chiave nel salvare la vita di Matteo, testimoniando quanto possa risultare vitale un assistente ben formato durante un’emergenza.
il decorso clinico del paziente
il trasporto all'ospedale
Una volta arrivati i soccorritori sul posto, Matteo è stato immediatamente defibrillato e trattato con adrenalina, recuperando così il circolo spontaneo. Stabilizzato e intubato, il ragazzino è stato trasferito d'urgenza all'IRCCS Policlinico di Sant'Orsola, un centro di riferimento per la Cardiochirurgia Pediatrica e dell'età evolutiva. Qui, il personale medico ha potuto proseguire le cure necessarie per il suo recupero.
il brillante recupero
Nel giro di poche ore, grazie all'intervento rapido e alla tecnologia in uso, Matteo è stato estubato senza riportare danni neurologici, nonostante la gravità dell’arresto cardiaco. La notizia del suo stato di salute in miglioramento ha portato sollievo alla famiglia e alla comunità, che ha seguito con apprensione i momenti critici della vicenda. Il fatto che il ragazzo non sia più in pericolo di vita dimostra l'efficacia del sistema di emergenza e la fondamentale importanza della priorità ai soccorsi immediati.
La storia di Matteo è un esempio di come la sinergia tra familiare, tecnologia e personale sanitario possa realmente fare la differenza nel salvare vite. Questo evento sottolinea l’importanza della pronta risposta alle emergenze e della preparazione a eventi critici nelle famiglie e nelle comunità.
