Salvataggio notturno per un gruppo di turisti tedeschi bloccati durante un'escursione in Friuli

Salvataggio notturno per un gruppo di turisti tedeschi bloccati durante un’escursione in Friuli

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Salvataggio notturno per un gruppo di turisti tedeschi bloccati durante un'escursione in Friuli - Gaeta.it

Un gruppo di undici turisti di nazionalità tedesca, tra cui diversi minorenni, è stato tratto in salvo nella notte dopo essersi perso durante un’attività di canyoning nel torrente Cosa, partendo dalle grottes di Pradis, situate a Clauzetto, in provincia di Pordenone. La tempestività dell’intervento dei soccorritori ha garantito il rientro sano e salvo del gruppo, grazie alla segnalazione di un connazionale preoccupato per il loro mancato rientro.

La chiamata d’emergenza e l’intervento dei soccorritori

Il racconto dell’evento è iniziato quando un amico del gruppo ha lanciato l’allerta attorno alle 2 del mattino. Preoccupato di non vedere il gruppo tornare a San Daniele del Friuli, dove alloggiavano, e non riuscendo a contattarli telefonicamente dal tardo pomeriggio, ha contattato il numero unico per le emergenze, il 112, per richiedere aiuto. Gli operatori del soccorso alpino di Maniago hanno risposto prontamente e sono stati sul posto in pochi minuti.

Una volta arrivati, i soccorritori, insieme al sindaco di Clauzetto, Giuliano Cescutti, e ai Carabinieri, hanno attivato la procedura di emergenza. Grazie alla tecnologia, gli operatori sono riusciti a localizzare la posizione degli smartphone appartenenti ai turisti, che avevano una connessione attiva. La localizzazione si è rivelata cruciale, permettendo di identificare la zona nelle vicinanze della diga del Tul.

La ricerca notturna e il recupero del gruppo

Dopo aver ottenuto la posizione degli escursionisti, i soccorritori hanno iniziato a muoversi verso l’area segnalata. Le condizioni di illuminazione scarse, tipiche di una notte in montagna, non hanno ostacolato l’operazione. Gli esperti del Soccorso alpino hanno intravisto le luci delle torce utilizzate dal gruppo mentre cercavano di risalire dalla forra in autonomia. Questo elemento è stato fondamentale per facilitare il recupero.

Una volta raggiunto il gruppo, i soccorritori hanno verificato le condizioni fisiche di tutti i membri, accertando che erano illesi e in buone condizioni. La professionalità e la rapidità dell’intervento hanno permesso di garantire la sicurezza del gruppo, evitando potenziali complicazioni dovute al prolungato stato di difficoltà e all’assenza di contatti con l’esterno.

Le raccomandazioni per escursionisti e turisti

Situazioni come quella vissuta da questo gruppo di turisti sottolineano l’importanza della preparazione e della prudenza durante le escursioni in ambienti naturali complessi come quelli del Friuli Venezia Giulia. È cruciale che gli escursionisti siano sempre ben informati, equipaggiati e che comunichino i loro piani con persone fidate prima di intraprendere attività potenzialmente rischiose come il canyoning.

Le autorità locali, come il Soccorso alpino e i Carabinieri, continuano a ribadire l’importanza della sicurezza in montagna e offrono consigli su come affrontare le situazioni di emergenza durante le attività outdoor, invitando tutti a rispettare le normative vigenti e a non trascurare le condizioni meteorologiche locali.

Grazie all’immediata reazione dei soccorritori, il gruppo è riuscito a tornare a casa, un episodio che rimarrà impresso nelle memorie di chi ha partecipato all’escursione e nei racconti di comunità locali, che vivono di turismo e avventure nella natura.

Ultimo aggiornamento il 23 Agosto 2024 da Sara Gatti

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