Il vicepresidente vicario dell’ANCI e sindaco di Ancona, Daniele Silvetti, ha richiesto ufficialmente al ministro Matteo Salvini di coinvolgere i Comuni italiani nella redazione del decreto che tratta gli indennizzi per il settore balneare. I Comuni si trovano ad affrontare ben più di un problema, essendo bloccati tra le richieste di imprenditori che contestano bandi già pubblicati e le sentenze della magistratura amministrativa che mettono in discussione le proroghe assegnate. Silvetti ha esposto i suoi punti di vista durante gli Stati Generali del Turismo Balneare, eventi organizzati dal Sindacato Italiano Balneare .
il quadro normativo e le sfide per le amministrazioni comunali
Silvetti ha evidenziato la complessità del quadro normativo, sottolineando come la mancanza di chiarezza non solo metta in difficoltà gli operatori balneari ma crei anche sfide significative per gli enti locali. I sindaci sono messi in una posizione complicata, essendo i primi a dover rispondere alle esigenze degli imprenditori e a dover prendere decisioni rapide, spesso sotto pressione legale. Questa situazione si traduce in una richiesta urgente di un sistema normativo più coerente, partendo dalla necessità di definire chiaramente chi sia considerato un “imprenditore balneare”.
Le contraddizioni riscontrate nelle sentenze e nelle normative vigenti aggravano ulteriormente le difficoltà. Gli enti locali, che si trovano al centro delle operazioni turistiche, necessitano di indicazioni chiare e uniformi per poter operare in modo efficace. La gestione delle spiagge è un tassello cruciale per il turismo, rendendo fondamentale un’approccio che faciliti la cooperazione tra i diversi attori coinvolti, inclusi i ministeri e gli enti locali.
la richiesta di maggiore collaborazione da parte del ministero
Un altro punto importante sottolineato da Silvetti riguarda la necessità di una maggiore collaborazione tra i Comuni e il ministero per completare il quadro regolatorio. Non solamente per elaborare le normative necessarie, ma anche per definire avvisi pubblici che tengano conto delle peculiarità territoriali. Inoltre, c’è un appello alla trasparenza nella distribuzione del gettito derivante dalle attività balneari, dato che i Comuni sono investiti di compiti fondamentali che comportano una significativa responsabilità organizzativa e amministrativa.
Silvetti ha evidenziato il fatto che le amministrazioni comunali non possono sopportare questo onere senza che ci sia un adeguato supporto e una compartecipazione ai benefici economici generati dalle attività balneari. Una maggiore armonizzazione delle norme e un supporto diretto avrebbero effetti positivi non solo sui Comuni ma anche sull’intero settore, che rappresenta un’importante risorsa economica per il Paese. Questo articolo di cooperazione e supporto è dunque essenziale per assicurare la qualità del servizio e la soddisfazione delle aspettative del comparto balneare, attualmente in fase di grande cambiamento.
il ruolo delle amministrazioni locali
La partecipazione delle amministrazioni locali è un fattore cruciale nel dialogo con il ministero. Silvetti ha enfatizzato come i sindaci abbiano un ruolo fondamentale nel garantire la buona riuscita delle iniziative destinate al turismo balneare. La loro posizione consente di avere una visione diretta delle necessità del settore e delle problematiche specifiche che ogni comunità può affrontare. Questo contesto rende necessaria la creazione di tavoli di confronto dove i Comuni possano portare le proprie istanze e suggerimenti.
Il coinvolgimento attivo dei Comuni non solo migliorerà l’efficacia delle politiche messe in atto dal ministero, ma fornirà anche un’importante opportunità per costruire un dialogo costruttivo tra tutti gli attori coinvolti nel turismo balneare. In un momento in cui il settore è così in transizione, la sinergia tra i diversi livelli istituzionali si presenta come un imperativo per garantire non solo il rispetto delle normative, ma anche la crescita e la sostenibilità del comparto in futuro.