Il territorio di san benedetto del tronto si trova al centro di un’iniziativa importante per il comparto agroalimentare, grazie al progetto dell’università politecnica delle marche intitolato “filiera del freddo delle orticole di qualità a residuo zero”. L’obiettivo è ridurre le emissioni di gas serra, azzerare gli sprechi alimentari, limitare pesticidi e antimicrobici, e migliorare la sostenibilità lungo tutta la catena produttiva delle orticole surgelate, settore rilevante per la zona.
Il progetto universitario e i suoi obiettivi per la sostenibilità agroalimentare
Il progetto nasce con una chiara attenzione a innovare il processo produttivo della filiera delle orticole surgelate. L’università politecnica delle marche ha inserito questa iniziativa tra le azioni ministeriali rivolte al settore agroalimentare, soprattutto come complemento al piano nazionale di ripresa e resilienza . L’intento definito dalla professoressa Adele Finco, responsabile scientifico, riguarda il miglioramento della qualità dei prodotti e la riduzione dell’impatto ambientale, puntando in particolare sull’efficientamento energetico della surgelazione.
Azioni concrete per l’ambiente e la produzione
Questa attenzione all’ambiente si traduce in azioni concrete, come la riduzione delle emissioni di gas serra, azzerare gli sprechi alimentari e ridurre l’uso di pesticidi e antimicrobici. La volontà è di apportare un cambiamento decisivo nelle tecniche produttive per rendere più sostenibile ogni fase della filiera, dalla coltivazione al prodotto finale congelato. Il progetto fa quindi da esempio nel promuovere metodi a basso impatto ambientale che si coniugano con la qualità del prodotto.
Il ruolo chiave del comune di san benedetto del tronto nella realizzazione del progetto
L’università politecnica delle marche ha richiesto al comune di san benedetto del tronto un supporto concreto per avanzare nella realizzazione del progetto. La lettera di endorsement firmata dalla professoressa Finco indirizzata all’amministrazione comunale punta a coinvolgere direttamente il territorio nella costruzione della struttura frigorifera, fondamentale per implementare tecnologie sostenibili nella conservazione delle orticole.
Investimenti e sviluppo locale
La proposta prevede investimenti supportati dal piano nazionale di ripresa e resilienza, con un’attenzione particolare agli aspetti tecnici e operativi connessi alla realizzazione delle infrastrutture. Il comune è chiamato a riconoscere l’importanza del progetto per lo sviluppo locale e a fornire un sostegno che potrebbe agevolare una nuova fase di crescita green per il comparto agricolo e agroalimentare. Il coinvolgimento diretto dell’amministrazione è infatti vista come strumento indispensabile per trasformare l’iniziativa scientifica in un intervento concreto sul territorio.
La partnership tra associazioni e imprese locali per lo sviluppo della filiera del freddo
A guidare il progetto sul piano associativo è l’associazione AOP marche, che riunisce produttori ortofrutticoli della regione. Tra i partner principali figura Promarche, organizzazione di produttori di san benedetto del tronto. Questa sinergia tra mondo accademico e realtà produttive vuole mettere a punto strategie nuove per rendere la produzione orticola più sostenibile e tecnologica.
Collaborazione e innovazione per l’ambiente e l’economia
Oreste Aquilone, amministratore delegato di Promarche, ha sottolineato il valore della collaborazione con l’università per introdurre modelli produttivi capaci di rispettare l’ambiente e valorizzare le risorse locali. “L’obiettivo è anche rafforzare l’economia del territorio, storicamente legata all’agroalimentare, dando nuova vita a un settore che è già centrale ma può migliorare sensibilmente anche sotto il profilo ambientale e tecnologico.”
Questa alleanza rende possibile sperimentare nuove tecniche di surgelazione a basso consumo energetico e metodi di coltivazione più puliti, con benefici tangibili sia per gli operatori sia per i consumatori. La prospettiva è di estendere questi modelli a un pubblico più ampio, a partire dal territorio di san benedetto del tronto, per creare una rete produttiva che tenga conto della sostenibilità come elemento imprescindibile.