San Carlo: Lascito di Stephan Lissner tra Successi e Sfide nel Mondo dell'Arte

San Carlo: Lascito di Stephan Lissner tra Successi e Sfide nel Mondo dell’Arte

Stephan Lissner conclude il suo mandato al Teatro San Carlo, riflettendo sulle sfide affrontate e sull’importanza del supporto politico per la cultura in Italia, evidenziando successi e fragilità del settore.
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San Carlo: Lascito di Stephan Lissner tra Successi e Sfide nel Mondo dell'Arte - Gaeta.it

Stephan Lissner lascia il suo incarico di soprintendente del Teatro San Carlo, un periodo segnato da sfide significative e successi durevoli. Il suo saluto, accolto dagli applausi e dall’affetto del pubblico, offre l’occasione per riflettere sul ruolo cruciale delle istituzioni culturali in Italia. Lissner ha evidenziato come la politica influisca sulla scena artistica, sottolineando l’importanza di avere un supporto stabile per garantire la continuità del lavoro teatrale.

La riflessione di Lissner sul ruolo della politica

Durante il suo discorso di commiato, Lissner ha messo in evidenza la forte interazione tra politica e arte in Italia. Ha espresso preoccupazione per la necessità di stabilità nel settore artistico, affermando che i teatri devono difendersi da interferenze esterne e talvolta dire di no a pressioni politiche. Secondo Lissner, un esempio concreto di questa sofferenza si è manifestato nel periodo difficile di avvio della sua gestione, coinciso con l’arrivo del Covid.

L’emergenza sanitaria ha imposto una riflessione profonda sull’organizzazione e il funzionamento dei teatri. Lissner ha sottolineato che, nonostante le difficoltà, sono riusciti a mantenere un dialogo costruttivo con le istituzioni e a promuovere una programmazione che rispettasse le esigenze del pubblico e dei lavoratori. Caratteristica significativa del suo mandato è stata l’assenza di scioperi, una conquista considerata fondamentale per il benessere di tutti gli operatori del settore.

Successi e sfide durante il mandato

Il tempo trascorso da Lissner al San Carlo è stato caratterizzato da una crescita non indifferente, nonostante le sfide esterne. La nota battaglia legale contro un decreto che limitava le attività degli over 70 ha rappresentato un punto cruciale, testimoniando la determinazione del team di affrontare le avversità. La vittoria in questa battaglia ha permesso di riacquistare l’autonomia operativa necessaria per continuare a produrre e presentare opere di alta qualità.

Lissner ha evidenziato i successi ottenuti in termini di programmazione artistica. La collaborazione con artisti di fama internazionale ha consentito di alzare l’asticella qualitativa del teatro, portando il San Carlo a essere riconosciuto a livello nazionale e internazionale. Tali risultati sono attribuiti anche alla sezione pedagogica del teatro, che ha lavorato attivamente per avvicinare il pubblico più giovane all’opera e al balletto.

Le fragilità del teatro

Nonostante i progressi, Lissner ha messo in luce alcune fragilità del San Carlo. Tra queste, il fatto di operare in un contesto territoriale complicato come il Sud Italia, dove i contributi pubblici non rispecchiano l’importanza e il valore storico del teatro. Una situazione che, secondo il soprintendente uscente, ha portato a un calo dei finanziamenti dal suo arrivo.

Lissner ha anche evidenziato la mancanza di unità tra la Regione e il Comune riguardo al supporto del San Carlo. Senza una cooperazione efficace tra le istituzioni, il teatro non può aspirare alla stabilità necessaria per garantire il suo funzionamento. Il mondo privato chiede supporto e certezza, ma questi elementi devono essere forniti dalle autorità competenti.

Le parole di Stephan Lissner rimarranno nel ricordo di chi ha avuto modo di conoscere la sua dedizione e passione per l’arte. La sua esperienza al San Carlo rappresenta un importante capitolo nella storia del teatro napoletano, in un’epoca che richiede comprensione e sostegno per continuare a far fiorire la cultura in Italia.

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