Un’informazione errata sta investendo San Felice Circeo e, in particolare, la rinomata pasticceria La Casa del Dolce. In questi giorni, una bufala circola tramite social media e canali di messaggistica, causando danni all’immagine dell’attività e del comune stesso. Le autorità locali si sono affrettate a smentire la notizia falsa che gode di una diffusione virale, rinsaldando il supporto alla storica pasticceria.
La natura della fake news
La diffusione della notizia
Negli ultimi giorni, un messaggio allarmante ha iniziato a circolare, generando panico e preoccupazione tra i cittadini. La notizia, apparente e con il formato di un lancio di agenzia, sostiene che l’attività di somministrazione La Casa del Dolce sia stata chiusa a seguito di presunti controlli effettuati dai NAS e dall’ASL. Questi controlli avrebbero portato alla luce la presenza di escrementi di ratto, portando di conseguenza a decisioni drastiche per la chiusura del locale.
La notizia ha trovato una diffusione rapida, in particolare tra le chat di WhatsApp, dove sono circolate false dichiarazioni attribuite a clienti, proprietari e persino membri delle forze dell’ordine. Si tratta di un esempio esplicito di disinformazione che, in un contesto così delicato, ha scatenato reazioni e commenti segnati dalla preoccupazione e dal disorientamento.
Impatti sulla comunità locale
La viralità di tale fake news non ha solo danneggiato la reputazione di La Casa del Dolce, storica attività conosciuta e apprezzata nel comune, ma ha anche avuto ripercussioni più ampie su San Felice Circeo. Patrimonio culturale e gastronomico, il locale è un punto di riferimento per i residenti e i turisti. Il coinvolgimento in una notizia infondata ha creato un circuito di sfiducia tra i cittadini e ha potuto influenzare negativamente l’attrattiva turistica della zona, con possibili conseguenze socio-economiche.
Di fronte a questa situazione, l’amministrazione comunale ha preso una posizione chiara. Rispondere a tale diffamazione è diventato fondamentale non solo per supportare un’attività storica, ma anche per tutelare l’immagine complessiva della comunità . È emerso con chiarezza che non vi sono stati controlli ufficiali né segnalazioni su problemi di sanità pubblica legati al locale.
La risposta dell’amministrazione comunale
Dichiarazioni ufficiali
Di fronte alla diffusione di tali notizie infondate, il sindaco di San Felice Circeo, Monia Di Cosimo, ha rilasciato una dichiarazione ufficiale. La prima cittadina ha condannato fermamente queste azioni diffamatorie nei confronti di La Casa del Dolce e ha espresso solidarietà non solo ai titolari ma a tutti i lavoratori dell’attività , che si trovano a fronteggiare le conseguenze di una situazione assurda.
Il sindaco ha chiarito che finora non è stato ricevuto alcun avviso riguardo controlli dall’ASL o dai NAS e che, pertanto, la notizia di chiusura è totalmente falsa. Inoltre, ha sottolineato l’importanza della salute pubblica affermando che il comune ha adottato misure preventive per garantire la pulizia dell’area e la salvaguardia della comunità , senza alcuna evidenza di problemi legati alla presenza di roditori.
Azioni per contrastare la disinformazione
In seguito all’emergere di questa fake news, l’amministrazione ha messo in atto una strategia di comunicazione efficace per spiegare la verità ai cittadini e smontare le voci in circolazione. Attraverso mezzi ufficiali, come il sito web del comune e i canali social, ha incoraggiato la popolazione a diffidare di informazioni non verificate, sottolineando l’importanza della responsabilità nella condivisione di contenuti online.
In un momento in cui la disinformazione può diffondersi rapidamente, l’amministrazione ha ribadito l’importanza della verità e della comunicazione corretta, mirando a ripristinare un clima di fiducia tra i cittadini e le autorità locali. L’appello è a stare all’erta e a mantenere il senso critico prima di condividere notizie sui social media, un valore fondamentale per il benessere collettivo e la reputazione della comunità .
Ultimo aggiornamento il 24 Agosto 2024 da Donatella Ercolano