San Giorgio a Cremano celebra Alighiero Noschese con un nuovo busto nella piazza Carlo di Borbone

San Giorgio a Cremano celebra Alighiero Noschese con un nuovo busto nella piazza Carlo di Borbone

San Giorgio a Cremano celebra Alighiero Noschese con un busto commemorativo, onorando il suo talento di imitatore e rafforzando l’identità culturale della comunità attraverso l’arte e la memoria storica.
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San Giorgio a Cremano celebra Alighiero Noschese con un nuovo busto nella piazza Carlo di Borbone - Gaeta.it

L’arte e la cultura continuano a rivestire un ruolo fondamentale nella comunità di San Giorgio a Cremano, una delle zone più vivaci della provincia di Napoli. Di recente, la città ha onorato uno dei suoi figli più illustri, Alighiero Noschese, attraverso l’installazione di un busto commemorativo. Il tributo all’impareggiabile imitatori italiano, noto per il suo talento che ha permeato il piccolo schermo, si colloca in un contesto di celebrazione della storia locale e del patrimonio culturale di un territorio ricco di arte e personalità.

La vita di Alighiero Noschese: un talento inimitabile

Nato nel 1932 a Napoli, Alighiero Noschese è ricordato per la sua straordinaria carriera come trasformista e imitatore. La sua capacità di reinterpretare personaggi famosi e di catturare l’essenza di attori e cantanti era un’esperienza unica che ha affascinato milioni di spettatori. Dopo un’infanzia trascorsa tra le strade della sua città natale, Noschese si stabilì a San Giorgio a Cremano, dove trascorse buona parte della sua vita. Questa scelta di vita non è stata casuale; la comunità sangiorgese ha sempre avuto un forte legame con la tradizione artistica e culturale partenopea, e Noschese non ha fatto altro che contribuire a questa ricca eredità.

Dopo la sua prematura scomparsa nel 1979, all’età di 67 anni, Noschese ha lasciato un vuoto incolmabile nel panorama televisivo italiano. La sua memoria è rimasta viva nel cuore dei suoi fan e nella storia della televisione, rendendolo non solo un talento del suo tempo, ma un simbolo di un’epoca dorata dello spettacolo italiano. La decisione di seppellirlo a San Giorgio a Cremano rappresenta un ulteriore attestato del legame profondo tra l’artista e la comunità.

Un tributo alla comunità: il nuovo busto

Il busto di Alighiero Noschese è stato realizzato dallo scultore Carlo Ciavolino, che in passato ha già donato alla città il monumento dedicato a Massimo Troisi, un altro gigante dello spettacolo napoletano. L’installazione del busto, su proposta del vicesindaco Pietro De Martino, è stata accolta con grande entusiasmo dalla cittadinanza. Durante la cerimonia di scopertura, molti residenti si sono riuniti per rendere omaggio a un artista che ha portato il nome della città in alto, nell’immaginario collettivo.

Il sindaco di San Giorgio a Cremano, Giorgio Zinno, ha sottolineato l’importanza di questa iniziativa: “Dedicare un busto a Noschese è un gesto di grande significato per la nostra comunità. Vogliamo mantenere viva la memoria di uno dei nostri talenti più prestigiosi.” Le parole del sindaco evidenziano quanto questi monumenti non siano solo opere d’arte, ma rappresentano anche l’identità e la cultura di un luogo che è stato testimone del genio artistico di personaggi straordinari.

L’importanza dei monumenti nella cultura locale

Con l’inaugurazione di questo busto, le piazze principali di San Giorgio a Cremano si arricchiscono di significato. Ora, accanto al monumento a Massimo Troisi, i cittadini possono ammirare anche quello di Alighiero Noschese, entrambi simboli di un patrimonio culturale unico. Queste opere d’arte rappresentano non solo il riconoscimento del talento artistico, ma fungono anche da elementi di coesione sociale, invitando i residenti a riflettere sulla loro storia collettiva e a riconoscere le proprie radici culturali.

Ali sono un punto di riferimento per le generazioni future, che avranno l’opportunità di scoprire e apprendere di più su coloro che hanno dato forma alla cultura napoletana e italiana. L’installazione del busto è quindi un atto necessario per preservare la memoria e riconoscere il valore di chi ha contribuito, con il proprio lavoro, a dare una voce e un’identità a una comunità così vibrante e ricca di storia.

Ultimo aggiornamento il 23 Dicembre 2024 da Sofia Greco

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