L’Associazione Le Botteghe di San Gregorio Armeno ha aderito con entusiasmo a un’importante iniziativa promossa dagli attivisti dei Quartieri Spagnoli. Questo gesto mira a contrastare la percezione distorta e violenta che la celebre serie “Gomorra” ha diffuso su Napoli. Le due realtà cittadine, unite da uno scopo comune, vogliono mettere in luce il patrimonio culturale e artistico che rappresenta il vero volto della città, lontano dagli stereotipi legati alla criminalità.
L’immagine di Napoli sotto attacco
Negli ultimi anni, Napoli è stata spesso associata a una narrazione violenta e negativa, principalmente a causa dei progetti mediatici che si concentrano su aspetti criminali e degradanti. La serie “Gomorra”, nonostante il suo successo, ha finito per dare un’immagine biforcuta della città. Le Botteghe di San Gregorio Armeno, rinomata per la sua atmosfera artistica e vivace, ha sentito l’esigenza di reagire a tale rappresentazione. Il presidente dell’associazione, Vincenzo Capuano, ha sottolineato che è fondamentale allontanare il velo di un’immagine distorta che danneggia la reputazione di Napoli e degli artigiani che, quotidianamente, lavorano per celebrare la sua storia e le sue tradizioni.
Capuano, sostenuto dalla comunità locale, ha affermato che “la rappresentazione di Napoli non può limitarsi a raccontare la violenza, ma deve esaltare la creatività, le arti e il cuore autentico della cultura partenopea.” Con tale iniziativa, l’associazione intende riappropriarsi della narrazione della sua identità culturale, promuovendo un’immagine che valorizzi il patrimonio storico e artistico della città e i suoi abitanti.
Un messaggio forte: la vera Napoli
Il messaggio lanciato dall’associazione va oltre la semplice protesta. Lo striscione esposto all’ingresso di via San Gregorio Armeno, che recita “Gomorra Napolesi in Tv – La Napoli dell’arte non vi sopporta più”, è rappresentativo della volontà della comunità di cambiare il modo in cui la città è percepita all’esterno. È un richiamo alla collaborazione tra diverse realtà locali, come quella di San Gregorio Armeno e i Quartieri Spagnoli, che condividono la passione per l’arte e la cultura di Napoli.
L’appoggio degli attivisti dei Quartieri Spagnoli ha amplificato l’importanza dell’iniziativa. Insieme, hanno cercato di creare un ponte di solidarietà. Il gesto di unione è uno dei punti saldi per rappresentare una Napoli diversa, caratterizzata dalla sua bellezza e creatività, piuttosto che dai suoi problemi sociali. Entrambi i gruppi vogliono sottolineare che “Napoli è una città che ha dato molto al mondo, non solo in termini di bellezza artistica, ma anche di valori umani e di accoglienza.”
Difendere l’identità culturale di Napoli
Capuano ha chiarito che è giunto il momento di spezzare il ciclo delle narrazioni negative che rischiano di soffocare la vera essenza di Napoli. “Dobbiamo proteggerla e raccontarla per ciò che è realmente,” ha dichiarato, evidenziando l’importanza di una narrazione positiva e autentica che possa attrarre visitatori e turisti. Le storie di artisti, intellettuali e artigiani non possono rimanere sullo sfondo di una rappresentazione monopolizzata dalla criminalità.
Napoli è caratterizzata da tradizioni artigianali che risalgono a secoli e che continuano a prosperare. La manualità e l’ingegno dei napoletani sono componenti essenziali della cultura locale. L’appello di Capuano è quindi anche un invito alla riscoperta della cittadino come fonte di spunti culturali, come un luogo di arte e spiritualità. Tali valori, secondo lui, “devono essere al centro della narrazione di Napoli, per permettere una riscoperta della vera identità della città.”
La sinergia tra le diverse realtà locali, come San Gregorio Armeno e i Quartieri Spagnoli, rappresenta un passo significativo verso il rafforzamento dell’immagine di una Napoli viva e creativa. Attraverso questa unione, si vuole ribadire che “Napoli non è riducibile a semplici stereotipi. Essa è cultura, storia e arte, elementi che meritano di essere esaltati e raccontati nel modo giusto, per illuminare il potenziale che questa ricca città può offrire al mondo.”