San Lorenzo fuori le Mura: messa celebra il 70° anniversario della morte di Alcide De Gasperi

San Lorenzo fuori le Mura: messa celebra il 70° anniversario della morte di Alcide De Gasperi

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San Lorenzo fuori le Mura: messa celebra il 70° anniversario della morte di Alcide De Gasperi - Gaeta.it

A San Lorenzo fuori le Mura, la comunità ha reso omaggio a Alcide De Gasperi, grande statista italiano, in occasione del settantesimo anniversario della sua scomparsa. La messa, presieduta da monsignor Baldassarre Reina, ha rappresentato un momento di riflessione profonda sull’eredità spirituale e politica di De Gasperi, il cui contributo è ancora oggi di grande attualità. La celebrazione ha avuto luogo in una delle basiliche più significative di Roma, dove è custodita la sua tomba, opera dell’artista Giacomo Manzù.

L’importanza della figura di Alcide De Gasperi

Un statista di grande visione

Alcide De Gasperi, considerato uno dei padri fondatori dell’Europa unita, ha avuto un ruolo cruciale nel processo di ricostruzione dell’Italia e nel rafforzamento della cooperazione europea dopo la Seconda Guerra Mondiale. La sua capacità di mediare tra diverse posizioni politiche e il suo impegno per la pace hanno segnato un’epoca di transizione per l’Italia e per l’Europa. La messa di oggi ha voluto sottolineare non solo il suo operato politico, ma anche la dimensione spirituale che ha guidato le sue azioni e le sue scelte.

Un messaggio per i giorni nostri

Il discorso di monsignor Reina ha messo in evidenza come le sfide attuali, sia a livello relazionale che valoriale, richiedano figure ispirate da ideali profondi. Citanto De Gasperi, l’arcivescovo ha richiamato il bisogno di “maestri e testimoni” che incarnino il messaggio del Vangelo nella vita quotidiana, evidenziando come il suo esempio possa ancora orientare le decisioni politiche e sociali contemporanee.

Parole chiave dell’omelia: umiltà, primato di Dio e pazienza

La virtù dell’umiltà

Durante la celebrazione, monsignor Reina ha richiamato l’importanza dell’umiltà nella vita di De Gasperi. Con il discorso alla Conferenza di pace di Parigi del 1946, l’ex primo ministro italiano ha voluto difendere la dignità del popolo italiano, dimostrando che un grande leader non solo pensa al potere, ma si preoccupa del bene comune. La sua umiltà non era una debolezza, ma una forza che gli ha permesso di lavorare a progetti di bene per la sua nazione.

Il primato di Dio nella vita pubblica

Il primato di Dio è stata un’altra tematica centrale dell’omelia. De Gasperi ha sempre sostenuto che l’amore e la fraternità sono fondamentali per costruire una società migliore. Il messaggio di Reina ha esortato i presenti a riflettere sul ruolo della spiritualità nelle decisioni politiche, incoraggiando a vedere il cristianesimo non solo come una fede personale, ma come un valore collettivo che deve permeare le istituzioni e le relazioni interpersonali.

La pazienza come virtù politica

Infine, la pazienza è stata descritta come una virtù essenziale nel percorso politico di De Gasperi. Con il lavoro diretto insieme a leader europei come Robert Schuman e Konrad Adenauer, De Gasperi ha tessuto relazioni in un contesto di forte tensione. L’arcivescovo ha sottolineato come la sua pazienza fosse non solo una dote personale, ma una strategia politica fondamentale per promuovere la pace e la cooperazione tra nazioni.

Un momento significativo per la Chiesa e la comunità

La beatificazione di De Gasperi

La celebrazione ha assunto un significato speciale poiché si avvicina la conclusione della fase diocesana del processo di beatificazione di Alcide De Gasperi. Questo evento non solo celebra la sua vita, ma invita alla riflessione su come le virtù che caratterizzarono il suo operato possano essere un esempio per le persone nel mondo di oggi. La Fondazione De Gasperi sta attualmente raccogliendo documentazione e testimonianze sul suo operato per contribuire a questo processo.

Un legame tra spiritualità e impegno sociale

Monsignor Reina ha messo in luce come la vita di De Gasperi sia un modello di come spiritualità e impegno politico possano coesistere in modo armonioso. L’invocazione alla sua intercessione è stata un appello a tutti affinché possano seguire il suo esempio, ricostruendo le proprie vite e quelle delle comunità in cui vivono con fede e responsabilità.

Nel contesto di una celebrazione solenne, le autorità, inclusi il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, e altri rappresentanti istituzionali, hanno deposto corone di alloro davanti al monumento funebre di De Gasperi, testimoniando così il rispetto e la riconoscenza nei confronti di un grande politico e uomo di fede.

Ultimo aggiornamento il 19 Agosto 2024 da Donatella Ercolano

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