Il consiglio comunale di San Severino Marche si prepara a discutere una proposta significativa: conferire la cittadinanza onoraria al senatore Guido Castelli, commissario straordinario incaricato della ricostruzione dopo il terremoto del 2016. L’evento è fissato per lunedì 28 aprile e punta a riconoscere il contributo diretto di Castelli nella rinascita della città e dei territori colpiti dal sisma. Questo gesto sottolinea l’importante ruolo del senatore nel sostenere la comunità locale in anni difficili, segnati anche dalla pandemia.
I progetti chiave della ricostruzione guidata dal commissario straordinario
Tra i risultati più tangibili del lavoro di Guido Castelli ci sono interventi strategici che hanno coinvolto strutture fondamentali per la vita cittadina. Tra questi spicca la sblocco dei lavori per l’Istituto tecnico tecnologico “Eustachio Divini”, una scuola ferma da tempo a causa dei danni provocati dal sisma. Riaprire questa scuola significa consentire agli studenti di tornare in un ambiente sicuro, garantendo continuità formativa e una prospettiva di crescita per le nuove generazioni.
Altri interventi riportati nella proposta riguardano la nuova caserma dei carabinieri, elemento rilevante per la sicurezza e l’ordine pubblico, e il potenziamento dell’offerta scolastica attraverso la costruzione di un nuovo asilo nido e una scuola materna in via Talpa, primari per rispondere ai bisogni delle famiglie con bambini piccoli. Non manca il rifacimento del Centro operativo comunale, un punto nodale per la gestione delle emergenze e delle attività amministrative.
Infine, è stato rinnovato anche il ponte dell’Intagliata lungo la strada provinciale 361 “Septempedana”, un’infrastruttura fondamentale per la viabilità e il collegamento tra diverse aree del territorio. Questi interventi hanno segnato un passo avanti importante per la normalizzazione della vita quotidiana e per il rilancio economico e sociale di San Severino Marche.
Il riconoscimento al senatore Guido Castelli e il suo impegno concreto nella ricostruzione
La proposta di attribuire la cittadinanza onoraria a Guido Castelli nasce dall’apprezzamento per l’attività svolta durante il mandato come commissario straordinario. Il documento ufficiale del Comune evidenzia come Castelli abbia mostrato una particolare attenzione verso la comunità di San Severino Marche e le aree vicine colpite dal terremoto. Il suo intervento non si è limitato alla riparazione di edifici o infrastrutture, ma ha incluso la promozione di una ricostruzione a più livelli: materiale, sociale e morale.
Il senatore ha affrontato un contesto aggravato dalla crisi legata alla pandemia che ha rallentato molte attività, ma non ha fermato il processo di rinascita. L’impegno diretto di Castelli ha fornito un supporto essenziale per la ripresa delle funzioni essenziali della città, creando condizioni più favorevoli per i cittadini e le istituzioni locali coinvolte.
Il valore simbolico della cittadinanza onoraria e la cerimonia in programma
La cittadinanza onoraria rappresenta un segno di riconoscimento formale, riservato a personalità esterne alla comunità ma che hanno agito con impegno e risultati apprezzati dai cittadini. Nel caso del senatore Guido Castelli, questo titolo esprime la gratitudine della città per il suo ruolo nel percorso di ripristino post sisma. Si tratta di un riconoscimento che supera il semplice ambito amministrativo, sottolineando un legame tra la comunità e chi ha concretamente contribuito alla sua rinascita.
La consegna ufficiale della cittadinanza onoraria non avverrà subito dopo la discussione in consiglio comunale, ma in occasione di una cerimonia aperta a tutta la cittadinanza. In questo modo, l’evento potrà celebrare pubblicamente il lavoro svolto e rafforzare il senso di partecipazione collettiva. Sarà un momento di incontro tra rappresentanti istituzionali e cittadini, che darà visibilità al percorso di ricostruzione e alle figure che lo hanno sostenuto.
Il consiglio comunale si prepara quindi a un passaggio importante nella storia recente di San Severino Marche, un segno tangibile della riconoscenza verso un senatore che ha guidato interventi decisivi per la ripresa dopo una crisi lunga e complessa.