Il Madreterra Fest, tenutosi nelle giornate del 23 e 24 novembre, ha portato a San Severo un’immersione nei sapori e nelle tradizioni della Capitanata. Organizzato da Salvatore Di Matteo di One Eventi e finanziato da Pugliapromozione, l’evento ha attratto un numeroso pubblico, offrendo un programma ricco di attività che hanno valorizzato il patrimonio enogastronomico e culturale di questo territorio.
Un viaggio nei tesori sotterranei di San Severo
Il tema del festival, “La terra custode dei sapori e San Severo sotterranea”, ha guidato il pubblico attraverso un viaggio alla scoperta della San Severo ipogea. Sabato 23 novembre, la Galleria dei Celestini ha ospitato un tour condotto da Giuseppe dell’Oglio, che ha condotto i partecipanti in un silent tour. Qui, i visitatori hanno potuto esplorare le cantine storiche, conosciute anche come “Cattedrali ipogee”. La visita ha evidenziato l’importanza di questi spazi che, dal dopoguerra, hanno visto una significativa presenza, con più di 700 cantine registrate.
Salvatore Di Matteo ha evidenziato l’importanza di questi luoghi, dichiarando che “la valorizzazione del patrimonio sotterraneo rappresenta una priorità per il futuro turistico della città”. Le cantine, come Pisan-Battèl, 7 Campanili e Re Dauno, sono testimonial di una tradizione vinicola che affonda le radici nella storia locale. La creazione di itinerari turistici mira a far conoscere le tradizioni e il patrimonio architettonico, rendendo San Severo non solo un centro vitivinicolo, ma anche un importante polo di attrazione turistica.
Il legame con la viticoltura e la Masterclass sulle Bollicine
San Severo ha una storia profonda con la vite, riconosciuto ufficialmente nel 1968 con l’assegnazione della DOC per il vino. Quest’anno, Angelo Loreto, Miglior Sommelier di Puglia 2024, ha guidato una Masterclass dedicata alle Bollicine, che ha visto la degustazione di quattro rinomati spumanti: “Pas Dosè 48 mesi” di Cantine Pisan-Battèl, “Metodo Classico RN 2019” di Cantina d’Araprì, “Rivera 1950” di Cantine Rivera e “Ciatò” di Cantine Ciatò.
Loreto ha esplorato la storia e l’evoluzione del Metodo Classico, ponendo particolare attenzione sulla produzione spumantistica della Daunia. Negli ultimi dieci anni, questo territorio è cresciuto notevolmente, passando da una nicchia a un riconosciuto punto di riferimento, in grado di competere con grandi nomi del settore vinicolo del Nord Italia, da Trentino a Franciacorta. La Masterclass, ospitata presso il Museo dell’Alto Tavoliere, ha visto anche la partecipazione del delegato provinciale AIS, Amedeo Renzulli, contribuendo a creare un contesto di condivisione e approfondimento.
Riflessioni sul patrimonio agricolo e la chiusura festiva
Il Museo dell’Alto Tavoliere, che presenta una sezione dedicata a “Olio, vino e grano”, ha ulteriormente sottolineato la rilevanza storica dell’agricoltura nel territorio. Dati storici e fotografie attestano l’esistenza della viticoltura sin dall’epoca romana, dimostrando un legame indissolubile tra il territorio e le pratiche agricole. La presenza di polline di vite in strati del IV secolo a.C. e i reperti archeologici confermano che il vino aveva già un ruolo significativo nelle tradizioni sociali e culturali dell’epoca.
Anna Paola Giuliani, assessora alla Cultura, ha apprezzato l’iniziativa di ospitare eventi enogastronomici in spazi istituzionali come il MAT, contribuendo così a costruire un ponte tra passato e presente. L’evento si è concluso con una festa di degustazione che ha unito le bollicine ai sapori tipici della cucina locale, attirando visitatori e residenti in un’atmosfera di celebrazione e condivisione.
Il programma del Madreterra Fest continuerà con il prossimo weekend, con un focus su “Da Terra Faremo Pane”. Sarà un’opportunità per i partecipanti di apprendere l’arte della panificazione pugliese e di scoprire le tradizioni culinarie della Capitanata. Il richiamo alla musica popolare con i Cantori di Carpino, infine, arricchirà ulteriormente l’evento, unendo cultura e gastronomia in un’esperienza coinvolgente.
Ultimo aggiornamento il 27 Novembre 2024 da Donatella Ercolano