La questione legata alla vendita di San Siro e delle aree adiacenti da parte del Comune di Milano è diventata centrale. Domani si terrà una conferenza dei servizi per discutere i prossimi passi del procedimento, come spiegato dall’assessore alla Rigenerazione Urbana, Giancarlo Tancredi. Questa riunione arriva in un momento di forte tensione, poiché molti cittadini e comitati si oppongono all’abbattimento del celebre stadio.
i dettagli della conferenza dei servizi
La conferenza dei servizi, che si svolgerà domani, prevede la presentazione di pareri da vari dipartimenti del Comune e da enti esterni, come la Regione Lombardia e Coni. Tancredi ha chiarito che il Comune ha pubblicato un avviso il 24 marzo per la vendita delle aree e ha aperto un bando per la ricezione di proposte alternative da altri soggetti. I termini per la presentazione delle offerte scadono il 30 aprile. Durante la conferenza, tutti i pareri raccolti verranno valutati, e il processo rimarrà aperto fino alla scadenza.
Gli oppositori della vendita di San Siro non hanno tardato ad alzare la voce durante le sedute consiliari. I gruppi di cittadini e comitati contrari si sono manifestati con proteste in aula, sottolineando il loro dissenso rispetto alla demolizione di un simbolo della città. La discussione appare quindi molto animata e va ben oltre l’aspetto puramente tecnico della vendita.
il progetto delle squadre e i costi coinvolti
Il piano presentato da Inter e Milan prevede un investimento significativo, stimato in 1,2 miliardi di euro, per la costruzione di un nuovo stadio e aree limitrofe. Tancredi ha rivelato che l’importo stabilito dall’Agenzia delle Entrate per il trasferimento delle aree è di 197 milioni di euro, cifra confermata dalle squadre. Tuttavia, rimangono delle incertezze riguardo ai costi di bonifica e demolizione dell’attuale impianto, questioni su cui il Comune di Milano non ha ancora preso una posizione definitiva.
Il progetto prevede anche un significativo spazio verde, con 140mila metri quadri che occuperebbero la metà della superficie totale. Inoltre, il nuovo stadio dovrebbe avere 71.500 posti, parcheggi interrati e diversi spazi commerciali. È previsto che una parte dell’attuale stadio rimanga operativa almeno fino al 2031. Le squadre intendono sviluppare il procedimento in due fasi: la prima per la costruzione del nuovo stadio e la seconda per il completamento delle infrastrutture circostanti.
la mobilitazione contro la demolizione
Il consigliere Carlo Monguzzi dei Verdi ha dichiarato il proprio appoggio ai ricorsi presentati dai comitati, annunciando una mobilitazione durante l’inaugurazione dei Giochi Olimpici. Questo evento sarà un’occasione per sensibilizzare l’opinione pubblica internazionale riguardo alla sorte di San Siro. Anche esponenti politici come Riccardo Truppo di Fratelli d’Italia e Alessandro Giugi del PD hanno espresso la necessità che il Consiglio Comunale si pronunci sui prossimi passaggi, poiché il tema è di grande rilevanza per la cittadinanza.
Federico Bottelli del Partito Democratico ha fatto notare che il Consiglio si è già pronunciato in più occasioni, approvando ordini del giorno che dichiarano chiaramente la sua posizione. Questo ulteriore dibattito sembra destinato a catalizzare ulteriormente le opinioni contrastanti tra favorevoli e contrari alla demolizione di un simbolo del calcio milanese, rendendo inevitabile un confronto pubblico su una questione così sentita.
Diversi membri del consiglio continuano a esprimere preoccupazioni sui passaggi futuri, rendendo evidente che la discussione su San Siro è destinata a proseguire, coinvolgendo non solo il consiglio comunale ma anche tutta la comunità.