sanità ad Atessa, FdI difende la riapertura dell’ospedale contro le critiche della minoranza

sanità ad Atessa, FdI difende la riapertura dell’ospedale contro le critiche della minoranza

Il rilancio dell’ospedale di Atessa, sostenuto da Fratelli d’Italia e dal centrodestra, affronta critiche politiche e richieste di chiarimenti da Roma, puntando a migliorare servizi e investimenti sanitari in Abruzzo.
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L'articolo riporta il dibattito politico locale sull'ospedale di Atessa, con Fratelli d’Italia che difende gli investimenti e il rilancio della struttura, criticando la minoranza e sottolineando l'importanza di collaborazione per migliorare la sanità in Abruzzo. - Gaeta.it

L’ospedale di Atessa torna a essere al centro delle discussioni politiche locali. Fratelli d’Italia, attraverso il suo circolo in città, ribatte alle accuse mosse dalla minoranza, illustrando le tappe della riapertura e gli sforzi fatti dal centrodestra per rilanciare la struttura sanitaria. Questo clima di confronto si inserisce in un dibattito più ampio sui criteri nazionali e sugli investimenti dedicati alla sanità in Abruzzo.

tagli alla sanità durante le amministrazioni di sinistra e conseguenze su Atessa

Negli anni passati la gestione sanitaria in Abruzzo ha subito interventi di riduzione delle risorse, soprattutto durante il governo regionale guidato da D’Alfonso e Paolucci, sostenuti in loco dal sindaco di Atessa. Quel periodo ha visto tagli rilevanti al bilancio sanitario, con ripercussioni dirette su reparti interni all’ospedale di Atessa, la cui attività si è ridotta fino alla chiusura di talune sezioni. Le restrizioni hanno inciso non solo sull’offerta di servizi, ma anche sull’attrattività della struttura per pazienti e professionisti. Le politiche locali hanno rispecchiato una diminuzione degli investimenti in personale e tecnologia medica, elementi indispensabili per un ospedale efficiente e competitivo. La popolazione locale ha risentito della perdita di servizi sanitari vicini al territorio, costretta a rivolgersi a strutture più distanti per alcune prestazioni fondamentali.

la situazione di Atessa e il contesto regionale

Questo fenomeno di riduzione dei servizi ha generato malcontento e preoccupazione nella comunità locale, con aumenti nei tempi di attesa e difficoltà di accesso alle cure più urgenti.

la svolta con il governo di centrodestra e il rilancio dell’ospedale San camillo nel 2019

Dal 2019, con l’arrivo di una nuova maggioranza regionale di centrodestra, si è registrata una inversione di tendenza nelle politiche sanitarie abruzzesi. L’amministrazione ha puntato al recupero e alla riapertura di strutture chiuse o ridotte, fra cui l’ospedale San Camillo di Atessa. Gli interventi hanno riguardato il potenziamento delle attrezzature medicali, il reclutamento di nuovo personale sanitario e l’adeguamento degli spazi per garantire maggiore sicurezza e funzionalità. Questi investimenti hanno restituito alla struttura la capacità di erogare servizi maggiori per la comunità, riducendo le liste d’attesa e migliorando la qualità dell’assistenza. Tuttavia, questa azione di rilancio ha incontrato la critica della maggioranza consiliare locale, che ha ritenuto insufficiente l’impegno, chiedendo ulteriori risorse e programmi di sviluppo. Nonostante ciò, la direzione regionale ha continuato a finanziare il progetto per il potenziamento dell’ospedale.

reazioni politiche e continuazione del progetto

“Nonostante le critiche, il centrodestra ha dimostrato volontà e fatti concreti per valorizzare l’ospedale, puntando a un servizio migliore per tutta la comunità,” affermano i rappresentanti di FdI.

le polemiche attuali e i chiarimenti richiesti dagli enti romani sullo stato della struttura

Negli ultimi tempi sono emerse altre controversie legate allo stato dell’ospedale di Atessa, scatenate da richieste di chiarimenti provenienti da Roma. Questi approfondimenti riguardano in particolare il rispetto di disposizioni nazionali, come il decreto ministeriale 70, stabilito per regolamentare i livelli essenziali di assistenza e la funzionalità delle strutture ospedaliere in tutto il paese. Secondo Fratelli d’Italia, le osservazioni romane non indicano problematiche ma nascono dal fatto che l’ospedale atessano riceve investimenti superiori a quelli attesi da norma, un motivo che giustificherebbe le richieste di chiarimento. La minoranza, invece, interpreta queste comunicazioni come segnali di irregolarità o di insufficienza nella gestione. Il dibattito, quindi, ruota attorno alla trasparenza e all’adeguamento delle pratiche sanitarie rispetto alle linee guida nazionali in vigore, e alla corretta comunicazione tra enti locali e ministero.

la trasparenza nei rapporti con Roma

“Le richieste di chiarimenti dimostrano che l’ospedale è sotto controllo, e che gli investimenti non passano inosservati,” spiegano i rappresentanti di FdI, sottolineando la necessità di evitare strumentalizzazioni politiche.

la posizione di Fratelli d’Italia sul futuro dell’ospedale e il ruolo della politica locale

Fratelli d’Italia sostiene il rilancio dell’ospedale di Atessa come risultato di una gestione che vuole mettere al centro i pazienti e valorizzare l’economia territoriale legata al settore sanitario. Il partito accusa la minoranza di alimentare polemiche sterili che rischiano soltanto di ostacolare gli sviluppi positivi in corso. Viene chiesto un cambio di atteggiamento, con proposte costruttive anziché critiche fini a se stesse. La salute pubblica, ricordano, non dovrebbe essere strumento di scontro politico, ma un obiettivo condiviso da tutti. FdI annuncia l’impegno a continuare a lavorare per fronteggiare eventuali carenze e migliorie future, sottolineando l’importanza di una collaborazione fra maggioranza e opposizione per il bene della comunità locale e del sistema sanitario in generale. La battaglia politica intorno a questo tema rimane accesa, con al centro l’ospedale come simbolo di attenzione e investimento pubblico in Abruzzo.

collaborazione e dialogo politico

“Il rilancio dell’ospedale deve rappresentare un punto di incontro, non di divisione, per tutte le forze politiche e le istituzioni locali,” concludono i leader di Fratelli d’Italia.

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