Un clima di preoccupazione permea la regione Abruzzo, dove il governo regionale sta affrontando un deficit significativo nel settore della sanità. In questo scenario, si prevede un sostanziale taglio ai sostegni economici vitali per le famiglie abruzzesi. Le scelte fatte dal presidente Marco Marsilio, in stretta collaborazione con il governo di Giorgia Meloni, non si traducono in un aumento di investimenti, ma piuttosto in un taglio che supera i 45 milioni di euro. La situazione si fa complessa, e le risorse per il trasporto dei disabili e per le famiglie in difficoltà potrebbero essere compromesse, dando origine a una crisi sociale che minaccia di avere ripercussioni gravissime per una comunità già duramente provata.
L’allarme del Partito Democratico
Silvio Paolucci, capogruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale, lancia un appello disperato per difendere i diritti delle famiglie abruzzesi, avvertendo che il tasso di povertà nella regione è passato dal 12,4% al 14,4%. Questi dati rappresentano una realtà allarmante, con almeno 180.000 abruzzesi che combattono ogni giorno con difficoltà economiche. Il PD, raccogliendo il grido d’allerta di sindaci e cittadini, si impegna a fare una battaglia senza sconti, puntando a ottenere il rifinanziamento integrale per sostenere l’affitto di 3.000 famiglie abruzzesi, anche attraverso un emendamento specifico da 7 milioni di euro.
Paolucci sottolinea che la Giunta Marsilio deve dimostrare il proprio impegno verso le fasce più deboli, proponendo di dirottare fondi da iniziative elettorali poco significative a questioni di primaria importanza per la comunità. Le risorse, infatti, sono fondamentali per garantire il supporto necessario a chi vive in situazioni di fragilità economica e sociale.
Tagli e rischi al settore sociale
Il contesto economico e politico, caratterizzato da manovre nazionali e regionali, pone gravissime sfide ai Comuni abruzzesi. Tagli previsti superano i 4 miliardi di euro nel triennio, con un impatto diretto sulle politiche sociali. Paolucci denuncia come la Regione non destini adeguate risorse a servizi essenziali come il trasporto per disabili e l’assistenza sociale, col risultato di annullare ogni forma di supporto per le famiglie che si trovano in difficoltà a causa di morosità incolpevole.
La mancanza di investimenti e l’incapacità di programmare stanno affossando ulteriormente una situazione già critica. Le risorse economiche disponibili devono essere utilizzate per rispondere alle necessità della società, ma sembrano invece essere paralizzate. L’inerzia della Giunta regionale fa presagire conseguenze pesanti per i cittadini abruzzesi, in particolare per quelli più vulnerabili.
Stallo negli investimenti e fondi europei inutilizzati
A rendere la situazione ancora più complessa è lo stallo totale degli investimenti pubblici nella regione. Il governo regionale ha a disposizione oltre un miliardo di euro solo per il fondo FSC , ma non è riuscito a mettere in moto nemmeno un cantiere. Le strutture preposte agli appalti non sono state messe nelle condizioni di avviare i lavori, mostrando una grave incapacità di sfruttare le risorse disponibili.
Ad aggravare la questione ci sono i fondi europei, che anch’essi restano bloccati e non utilizzati. Circa 500 milioni di euro destinati al settore della sanità rimangono inutilizzati, un segnale preoccupante che evidenzia mancanza di progettualità e azione decisiva. Nonostante le promesse fatte dal governo regionale negli ultimi sei anni, le aspettative dei cittadini rimangono deluse, e molti presidi ospedalieri continuano a essere un miraggio.
Il Partito Democratico si impegna a condurre una lotta forte per sostenere le politiche sociali, chiedendo decisamente alla Regione di destinare fondi reali alle fasce di popolazione più vulnerabili. Senza le risorse necessarie, il rischio di aggravare ulteriormente la crisi sociale è concreto e deve essere affrontato con urgenza.
Ultimo aggiornamento il 19 Dicembre 2024 da Donatella Ercolano