Sanità pubblica in Friuli Venezia Giulia: le sfide del settore secondo la Cgil

Sanità pubblica in Friuli Venezia Giulia: le sfide del settore secondo la Cgil

La Cgil del Friuli Venezia Giulia denuncia la necessità di aumentare assunzioni e migliorare le condizioni lavorative nella sanità pubblica, evidenziando l’incremento delle aggressioni e il calo dell’attrattività del settore.
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Sanità pubblica in Friuli Venezia Giulia: le sfide del settore secondo la Cgil - Gaeta.it

Un allarmante quadro emerge dal recente incontro dei rappresentanti della Cgil del Friuli Venezia Giulia, che si sono riuniti a Udine per analizzare la situazione attuale del lavoro nella sanità pubblica. Secondo il sindacato, l’attrattività del lavoro in questo settore necessita urgenti interventi, a partire dall’aumento delle assunzioni e dal miglioramento delle condizioni lavorative e retributive. Un tema cruciale viene sollevato, quello della formazione del personale, essenziale per affrontare le sfide del sistema sanitario attuale.

Aumento delle assunzioni nel servizio sanitario regionale

Il Sindacato dei lavoratori della Funzione Pubblica della Cgil ha sottolineato la necessità di un incremento significativo delle assunzioni nel Sistema Sanitario Regionale . A fine 2023, il numero complessivo dei lavoratori nel Ssr è di 20.662 unità, mostrando una certa ripresa rispetto al conteggio del 2019, che si attestava a 19.926. Tuttavia, si evidenzia che questa cifra non corrisponde a una adeguata capacità operativa per affrontare le sfide quotidiane della sanità, come l’intasamento dei reparti di pronto soccorso e le lunghe liste di attesa.

Ancora più allarmante è la composizione demografica del personale: l’età media dei lavoratori è avanzata e questo rappresenta un fattore critico. Nel 2022, ben 3.880 dipendenti si trovavano nella fascia di età tra i 55 e i 59 anni, con quasi 2.000 unità nella fascia tra i 60 e i 64 anni. Questo significa che più di un lavoratore su quattro ha superato i 55 anni, rendendo difficile la gestione della pesantezza di turni e mansioni.

Condizioni lavorative e attrattività del settore

Oltre al tema delle assunzioni, la Cgil Fvg ha messo in evidenza che il settore della sanità soffre di una scarsa attrattività, condizionata non solo dai salari inferiori rispetto ad altri settori, ma anche dalla pesantezza intrinseca del lavoro stesso. Negli ultimi anni, il livello di stress lavorativo è aumentato esponenzialmente, testimoniato dal raddoppio delle ore di straordinario: mentre nel 2014 si registravano 400.000 ore, nel 2023 si sono superati il milione di ore.

Parallelamente, le ferie non godute sono passate da 300.000 a 410.000 nell’arco dello stesso periodo. La necessità di gestire turni straordinari e le assenze dei colleghi ha costretto a effettuare 27.000 richiami in servizio nel solo 2023. Questa situazione precaria non è sostenibile e chiede interventi urgenti da parte delle autorità competenti.

Sicurezza del personale e aggressioni sul lavoro

Un ulteriore aspetto critico riguarda la sicurezza del personale, con un incremento nel numero di aggressioni subite dai lavoratori della sanità. Nel solo anno del 2023, in Friuli Venezia Giulia, si sono registrate 483 aggressioni, delle quali 445 a danno di donne operatrici. Le statistiche rivelano che 225 di queste violenze hanno colpito lavoratori oltre i 50 anni, esponendo la vulnerabilità di una parte significativa del personale, che già affronta notevoli difficoltà nel gestire carichi di lavoro gravosi.

Gli infermieri si confermano come la categoria più esposta a episodi di violenza, con un totale di 365 aggressioni registrate. L’aumento di violenze in ambito sanitario solleva interrogativi sul livello di protezione e supporto che le istituzioni sono in grado di fornire ai propri operatori, già impegnati in una missione cruciale per la salute pubblica.

In questo contesto critico, diventa evidente la necessità di un intervento coordinato e strategico da parte della Regione per garantire non solo un aumento di personale, ma anche il miglioramento delle condizioni lavorative e della sicurezza degli operatori sanitari, con l’obiettivo di restituire attrattività a un settore così fondamentale per la comunità.

Ultimo aggiornamento il 4 Ottobre 2024 da Laura Rossi

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