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Il Festival di Sanremo si prepara a tornare sul palcoscenico italiano con significative modifiche al suo regolamento, guidate dal direttore artistico Carlo Conti. Queste innovazioni mirano a rinfrescare la formula del festival, mantenendo intatta l’essenza della competizione musicale che ha incantato generazioni. Con un’attenzione particolare al meccanismo di votazione e alla competizione tra le Nuove Proposte, il 75° Festival della Canzone Italiana promette di essere un evento da non perdere.
Le principali novità del regolamento
Modifiche nel sistema di votazione
Una delle modifiche più rilevanti riguarda il sistema di votazione. La struttura delle serate di votazione vedrà un cambiamento significativo: per la serata delle “Cover”, i voti non influiranno sulla classifica finale del Festival. Questo implica che il risultato di quella serata avrà solo un valore simbolico, assegnando un premio alla migliore reinterpretazione ma non inciderà sulla vittoria globale. Questo accorgimento intende mettere in risalto la competizione autonoma delle canzoni originali, permettendo ai partecipanti di esprimere al meglio le loro capacità artistico-interpretative senza l’ansia di influenzare il risultato finale.
Inoltre, durante la serata finale, i voti accumulati dai cinque finalisti fino a quel momento non saranno azzerati. E questo aspetto garantirà che i punteggi conquistati nelle serate precedenti siano portati avanti, creando una finale più dinamica e coinvolgente per il pubblico e gli artisti. La Giuria delle Radio è stata confermata, un elemento che stabilisce una continuità rispetto agli scorsi festival. Saranno presenti tre giurie: il Televoto avrà un peso del 34%, mentre sia la Giuria della Sala Stampa sia quella delle Radio avranno rispettivamente il 33% delle votazioni.
La gestione delle Nuove Proposte
Un’altra grande novità riguarda la categoria delle Nuove Proposte. Quest’anno, infatti, saranno quattro gli artisti in competizione. Tre di loro provengono da Sanremo Giovani, mentre uno sarà selezionato tramite Area Sanremo, che rappresenta una vetrina importante per i talenti emergenti. La decisione di riportare le Nuove Proposte a una categoria distinta mira a valorizzare ulteriormente i giovani talenti, permettendo loro di competere in un contesto progettato esclusivamente per l’emergente musica italiana.
L’ontologia del festival ha sempre cercato di promuovere l’arte musicale sia nei suoi esponenti più noti sia tra coloro che cercano di farsi strada nel panorama musicale. Questa scelta non solo permetterà ai giovani cantanti di avere una visibilità maggiore, ma darà anche l’opportunità di generare interesse attorno alle nuove tendenze musicali italiane.
L’impatto delle nuove regole sul festival
Condivisione dell’impostazione artistica
Nonostante le lodevoli innovazioni, il nuovo regolamento stabilisce anche che la direzione artistica dovrà collaborare con la Direzione Intrattenimento Prime Time, innestando una forma di co-governance che, secondo alcuni, potrebbe generare tensioni creative. Un ufficio specifico dedicato all’organizzazione del festival, composto da personale Rai, avrà il compito di gestire l’intero progetto. Questa scelta intende rafforzare l’aspetto organizzativo, assicurando così che ogni elemento della manifestazione sia curato nei minimi dettagli e che ogni artista riceva il trattamento che merita.
La normativa di gestione prevede che la suddivisione degli artisti per serata e l’ordine di esecuzione dei brani sia una prerogativa del direttore artistico e di Rai. Il tentativo è quello di garantire una maggiore coesione tra le varie fasi del festival, riducendo i possibili conflitti entro la gestione artistica e organizzativa.
Le date del festival e le polemiche emerse
Le date di svolgimento del festival sono state confermate per il 11, 12, 13, 14 e 15 febbraio 2025. In aggiunta, viene specificato che il vincitore del festival non potrà partecipare a programmi TV trasmessi da emittenti diverse da Rai fino al 18 febbraio 2025, aggiungendo un ulteriore tassello alle già stringentì regole della manifestazione.
Tuttavia, non mancano critiche e polemiche attorno alle nuove direttive. L’AFI, l’associazione che tutela l’industria discografica italiana, ha espresso perplessità, sottolineando che, sebbene cambi la leadership, i principi rimangono sostanzialmente invariati. Critiche riguardanti la mancanza di opportunità per le categorie di esprimere le proprie osservazioni sul regolamento sono emerse, evidenziando una consueta mancanza di trasparenza. Infatti, il regolamento definitivo è stato comunicato agli addetti ai lavori con soli 30 minuti di anticipo rispetto alla pubblicazione ufficiale, sollevando interrogativi sulla partecipazione delle parti coinvolte alla gestione del festival.
Il Festival di Sanremo, con la sua lunga storia e tradizione, continua a rappresentare un’importante piattaforma per la musica italiana, affrontando negli anni sfide e cambiamenti necessari per rimanere attuale e coinvolgente.