Con l’imminente inizio della 75esima edizione del Festival della Canzone Italiana, Sanremo si prepara a vivere un evento alternativo di grande richiamo: il raduno dei sosia, organizzato da “Gli amici di Liz Taylor“. Questa iniziativa raccoglie appassionati da ogni angolo d’Italia e si celebra con eventi che pongono al centro la bellezza e la creatività, avvolgendo la città in un’atmosfera festosa e surreale.
Un raduno che dura da decenni
Quello dei sosia a Sanremo non è un evento nuovo; da oltre vent’anni appassionati provenienti da tutto il Paese si riuniscono in questa località. Il gruppo, noto come “Gli amici di Liz Taylor“, prende il nome dalla sua fondatrice Miranda Giuffrè, che incarna il mito dell’attrice in modo originale. Questo sodalizio è una vera e propria “lobby” di sosia, che vanta oltre duemila membri e organizza momenti di celebrazione e confronto.
Il vertice di quest’anno si è svolto all’Hotel & Des Anglais, dove si è tenuta una premiazione piuttosto informale. I premi, che richiamavano i famosi Oscar, erano probabilmente più un simbolo di riconoscimento che un vero trofeo prestigioso. Durante la serata si è svolta anche una cena e non sono mancati momenti di spettacolo, tra cui due sfilate: una dedicata agli abiti d’epoca e un’altra alla bellezza. Il calendario annuale dei sosia è stato al centro dell’attenzione, essendo giunto alla sua 22esima edizione. Questo calendario è unico e non in vendita, ma è un premio per chi partecipa attivamente all’evento.
Un’atmosfera surreale e star in incognito
All’evento sono stati avvistati numerosi sosia di celebrità, da Luciano Pavarotti a Mina, attraversando un vasto repertorio di figure pubbliche come Renato Zero e Vasco Rossi. Tuttavia, molte “somiglianze” erano più che altro delle interpretazioni fantasiose. Uno degli highlight della serata è stato l’arrivo della sosia di Selvaggia Lucarelli, che sorpresa generale si è rivelata essere la vera giornalista, presente per curiosare sull’atmosfera particolare che caratterizza questa settimana a Sanremo.
L’evento ha suscitato notevoli curiosità, paragonabile a un film di Matteo Garrone o a una scena del celebre “Beetlejuice” di Tim Burton. Oltre all’Italia, contest dedicati ai sosia stanno trionfando in altri paesi, con figure come Timothée Chalamet e Harry Styles che attirano folle. La differenza, però, è marcata: mentre altrove i sosia celebrano il loro talento, in Italia si ritrovano in spazi più ristretti e meno valorizzati.
Riflessi di una società in mutamento
“La genialità di un sosia viene spesso trascurata”, afferma Miranda, la leader del gruppo. Pur essendo una figura di spicco nel mondo dei sosia, non può nascondere la sua frustrazione rispetto ai cambiamenti nel panorama socioeconomico. La necessità di riprove finanziarie ha inciso sull’attività di promozione e sponsorizzazione degli eventi: “Ci sono carenze di sponsor e una volta era molto diverso”, commenta.
L’inflazione e la crisi economica non sono i soli responsabili di un apparente declino. Miranda lamenta che l’epoca d’oro dei sosia, quella in cui venivano regolarmente inquadrati in programmi televisivi, è terminata. Con la diffusione dell’euro, le possibilità si sono ridotte notevolmente. Persino Carlo Conti, noto conduttore del Festival e del programma “Tale e Quale Show“, è stato indicato come uno dei fattori di questo cambiamento, passando da un format che celebrava i sosia a uno più incentrato su celebrità già affermate.
La società sembra aver abbandonato la spontaneità tipica dei sosia, relegandoli a una dimensione di secondo piano. Ogni sosia è un concentrato di storie e performances uniche, ma è chiaro che la valorizzazione di questa arte fatica a emergere e resistere sott’acqua in un contesto di crisi economica e sociale.