Sanremo 2025: La cantante Rose Villain critica Giorgia Meloni mentre prepara la sua esibizione

Sanremo 2025: La cantante Rose Villain critica Giorgia Meloni mentre prepara la sua esibizione

Rose Villain critica la premier Giorgia Meloni sui diritti delle donne, esprimendo delusione per la sua rappresentanza. La cantante si prepara a brillare al Festival di Sanremo 2025 con un messaggio significativo.
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Sanremo 2025: La cantante Rose Villain critica Giorgia Meloni mentre prepara la sua esibizione - Gaeta.it

Il countdown per il Festival di Sanremo 2025 è iniziato e, a poche ore dalla kermesse musicale, la cantante Rose Villain ha lanciato una polemica contro la premier Giorgia Meloni durante un’intervista con Repubblica. Con la sua canzone “Fuorilegge”, in gara quest’anno, l’artista ha espresso le sue riserve sul ruolo di Meloni in tema di diritti per le donne, alimentando il dibattito già acceso intorno alla figura della premier. Sebbene la sua carriera sia stata segnata da alti e bassi, Villain si prepara a dare il massimo sul palco dell’Ariston.

Le parole di Rose Villain su Giorgia Meloni

Intervistata da Repubblica, Rose Villain ha chiarito il suo punto di vista sulla premier Meloni. Secondo la cantante, l’occupazione di ruoli di potere da parte delle donne è fondamentale, ma mette in discussione la validità della Meloni come rappresentante per i diritti femminili. “Penso che le donne in una posizione di comando in politica possano fare molto, figuriamoci. Ma credo che potevano esserci tanti uomini che avrebbero lottato per le donne e i diritti umani molto più di lei. No, non è il mio modello,” ha affermato la cantante. Le sue parole evidenziano un sentimento di delusione nei confronti della politica attuale, sottolineando l’importanza di rappresentanti che siano davvero in sintonia con le necessità e le sfide delle donne.

Villain, che ha debuttato al Festival lo scorso anno con una posizione finale di 23° posto, si prepara quest’anno con l’aspettativa di un vero e proprio “sequel” della sua esperienza all’Ariston. La rinnovata determinazione è palpabile, e la cantante non nasconde il suo entusiasmo per la canzone che presenterà. “Amo da morire la canzone che porto, posso arrivare 24esima ma ho già vinto,” ha dichiarato, mostrando così un atteggiamento positivo e proattivo verso il suo percorso artistico.

La scelta di un’immagine audace sul palco

Rose Villain è nota per il suo stile audace e il suo approccio originale alla musica. Probabilmente la vedremo sfoggiare nuovi look che esprimono la sua personalità, e ha parlato apertamente di come intende presentarsi sul palco. “Sul palco mi piace sedurre e sentirmi donna,” ha dichiarato. “Non sopporto quando sminuiscono il mio talento perché sono una bella ragazza, mi fa veramente incazzare.” La cantante ha messo in evidenza il problema della sessualizzazione del suo lavoro e del modo in cui il suo modo di vestire viene travisato.

Le frasi critiche, che spesso accompagnano le sue esibizioni, si concentrano sull’idea che gli artisti femminili debbano dimostrare il loro valore al di là dell’aspetto fisico. “Quello per me è sessualizzare. Poi le parole sono sempre travisate, arrivano le critiche per come mi vesto con la solita aggiunta finale: ‘E poi fa la femminista.’ Quello è il punto: lo sono e posso fare quello che mi pare,” ha affermato. Le sue parole risuonano come un invito a liberare l’arte dalla sua oggettivazione, richiedendo quindi un rispetto maggiore per le artiste donne e il loro lavoro.

La solidarietà con Tony Effe e la situazione della musica

Oltre al mormorio attorno a lei, Rose Villain non ha mancato di esprimere il suo supporto per il compagno di gara Tony Effe, il quale è stato recentemente sotto i riflettori per le sue canzoni, spesso criticate. “Con Tony siamo amici, è un bravissimo ragazzo,” ha affermato. Villain ha difeso la musica come forma d’arte che riflette la vita, paragonando i testi che generano polemiche a film con contenuti forti, sottolineando che la creatività non dovrebbe essere limitata dalla paura di offendere. “Allora non si possono guardare i film di Tarantino? Sono certa che le ragazze che vanno a vedere Kill Bill poi non girano con la katana,” ha affermato, invitando a una riflessione più profonda su come interpretare l’arte.

Infine, la cantante ha sollevato preoccupazioni per tematiche più gravi e socialmente rilevanti. “Secondo me bisogna preoccuparci di più quando tagliano i fondi per i centri anti-violenza,” ha concluso. La sua osservazione mette in luce l’urgenza di sostenere le iniziative che combattono la violenza di genere, un tema che resta drammaticamente attuale e cruciale nella discussione sociale. La sua partecipazione al Festival di Sanremo è quindi vista non solo come un’opportunità per brillare sul palco, ma come un modo per portare avanti un messaggio significativo e rilevante.

Ultimo aggiornamento il 8 Febbraio 2025 da Elisabetta Cina

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