Sanzioni per un'azienda di spurgo accusata di inquinamento nella Bassa Reggiana

Sanzioni per un’azienda di spurgo accusata di inquinamento nella Bassa Reggiana

In Bassa Reggiana, un’azienda di spurgo è stata denunciata per smaltimento illecito di rifiuti e scarico abusivo di reflui, causando gravi problemi al depuratore locale e contaminazione ambientale.
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Sanzioni per un'azienda di spurgo accusata di inquinamento nella Bassa Reggiana - Gaeta.it

Il problema dell’inquinamento ambientale continua a destare preoccupazione nella Bassa Reggiana, dove un’azienda di spurgo è stata recentemente al centro di un’inchiesta. I carabinieri forestali del nucleo di Gualtieri, con il supporto del Nipaaf di Reggio Emilia, hanno sequestrato la sede operativa dell’impresa, denunciando il titolare e un autista. Le accuse comprendono non solo smaltimento illecito di rifiuti, ma anche attività di scarico abusivo di reflui industriali pericolosi nella rete fognaria.

Le indagini e i sigilli all’azienda

In seguito a decreti emessi dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Reggio Emilia, Andrea Rat, i militari hanno impresso i sigilli anche su due mezzi utilizzati dall’azienda per le attività illecite di smaltimento. Il controllo ha rivelato un sistema ben organizzato di scarico di reflui, con tubature e allacci abusivi alla rete fognaria comunale. Durante la perquisizione, gli investigatori hanno anche trovato cisterne usate per lo stoccaggio illegale di rifiuti liquidi, oltre a una vasca interrata dotata di pompa di sollevamento per scaricare i reflui in fognatura.

Gli impatti sul servizio di depurazione

L’azienda, operante nell’area artigianale di Gualtieri, è accusata di aver causato problemi al depuratore “Guastalla Sud”, gestito dalla compagnia Iren. I tecnici di Iren, nominati ausiliari di polizia giudiziaria, hanno collaborato attivamente durante le operazioni, prelevando campioni e verificando lo stato di pozzi e allacci. Sei episodi di scarico irregolare sono stati documentati in un anno, evidenziando un’attività dannosa che ha compromesso il funzionamento dell’impianto di depurazione.

La colorazione anomala del Dugale Grande

Un episodio degno di nota nell’ambito di questa inchiesta è stata l’osservazione di una colorazione turistica del corso d’acqua Dugale Grande nell’ottobre 2023. L’acqua, che ha assunto una strana tinta turchese, ha sollevato forti preoccupazioni tra la popolazione locale e ha richiesto un intervento immediato da parte delle autorità. Le indagini hanno messo in luce collegamenti tra quest’evento e le attività di smaltimento illecito dell’azienda sotto inchiesta, confermando un serio problema di contaminazione ambientale nella zona.

Vigilanza e procedimenti futuri

La situazione ha spinto le autorità a intensificare i controlli su altre aziende del settore spurgo nella zona, per prevenire futuri episodi di inquinamento. Questo caso serve come monito per il rispetto delle normative ambientali e per la necessità di una vigilanza costante. Le indagini continuano, con l’obiettivo di garantire che simili comportamenti non si ripetano e che gli ecosistemi locali siano protetti dalla minaccia dell’inquinamento.

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