Sardegna e Liguria in cima alla triste lista degli omicidi volontari nel 2023

Nel 2023, la Sardegna ha registrato il tasso più alto di omicidi volontari in Italia, con 16 casi accertati, seguita dalla Liguria. Aumentano le preoccupazioni per la violenza domestica e criminalità organizzata.
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Sardegna e Liguria in cima alla triste lista degli omicidi volontari nel 2023 - Gaeta.it

Nel corso del 2023, la Sardegna ha registrato un triste primato, diventando la Regione italiana con il maggior numero di omicidi volontari in rapporto alla popolazione. Secondo il rapporto dell’Istat, ben sedici omicidi sono stati accertati nell’isola. La Liguria segue, con dodici omicidi, di cui quattro sono stati perpetrati da partner o ex partner. Questo quadro allarmante riflette non solo un problema locale ma anche una tendenza nazionale, con l’Italia che ha visto in totale 334 omicidi, un aumento del 3,7% rispetto all’anno precedente.

Dati allarmanti per la Sardegna

Nel 2023, la Sardegna ha raggiunto un tasso di omicidi pari a 1,02 per ogni centomila abitanti, posizionandosi nettamente sopra la media nazionale di 0,57. Questo dato segna un’escalation preoccupante, poiché fa della Sardegna una sorta di eccezione nel contesto italiano. Da notare è anche il fatto che la maggior parte delle vittime nella Regione sono uomini. Questo fenomeno solleva interrogativi sulle cause profonde del comportamento violento e delle dinamiche sociali presenti sull’isola.

L’Istat evidenzia che gli omicidi in Sardegna e Liguria possono essere attribuiti a fattori diversi, con la criminalità organizzata che miete prevalentemente vittime maschili, mentre le statistiche sugli omicidi femminili di solito si concentrano nel contesto domestico. Oltre alle vittime maschili, in Sardegna si è registrato un forte aumento della violenza, il che suggerisce la necessità di interventi preventivi più incisivi e di iniziative di sensibilizzazione per contrastare queste voci tragiche.

La situazione in Liguria

Per quanto riguarda la Liguria, i dodici omicidi nel 2023 rappresentano un campanello d’allarme. Quattro di questi sono stati perpetrati all’interno delle famiglie, sottolineando il problema della violenza domestica, topic di grande attualità. La restante parte degli omicidi ha visto coinvolti conoscenti e autori sconosciuti. La Liguria, con un tasso di omicidi di 0,8 ogni centomila abitanti, si colloca al secondo posto dopo la Sardegna.

I dati suggeriscono che le dinamiche violente in Liguria sono più collegate ai contesti relazionali e ai conflitti familiari, riflettendo una tendenza allarmante in molte regioni italiane. Servizi di supporto e protezione per le vittime di violenza domestica diventano dunque essenziali per affrontare una situazione che non sembra migliorare e per garantire la sicurezza delle persone più vulnerabili.

Differenze geografiche tra uomini e donne

Nel rapporto presentato dall’Istat, emerge anche una significativa differenza geografica relativa agli omicidi di uomini e donne. La criminalità organizzata, che storicamente colpisce le popolazioni maschili, è più concentrata nel Mezzogiorno, mentre le violenze domestiche e familiari, responsabili della maggioranza degli omicidi femminili, si riscontrano in modo distribuito su tutto il territorio nazionale. I dati del 2023 mostrano una geografia della violenza fortemente differente: Sardegna, Calabria e Liguria contraddistinguono il numero di omicidi maschili, mentre Abruzzo, Trentino Alto Adige e Umbria segnano i luoghi con il maggior numero di omicidi femminili.

Questo scenario complesso suggerisce che le politiche di intervento devono tenere conto di queste differenze per affrontare efficacemente la questione della violenza, elaborando strategie specifiche per le differenti categorie coinvolte. Mantenere alta l’attenzione su questo fenomeno è cruciale per garantire che ogni vittima possa ricevere il supporto di cui ha bisogno e per lavorare verso una società più sicura.

Ultimo aggiornamento il 21 Novembre 2024 da Marco Mintillo

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