Sardegna: focolai di lingua blu superano quota 1300, il sierotipo 3 preoccupa gli allevatori

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Sardegna: focolai di lingua blu superano quota 1300, il sierotipo 3 preoccupa gli allevatori - Fonte: Ansa | Gaeta.it

Un nuovo report dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sardegna ha rivelato che i focolai di lingua blu, malattia virale che colpisce il bestiame, hanno raggiunto la incredibile cifra di 1324 casi. Il virus attualmente in circolazione appartiene principalmente al sierotipo 3, per il quale non esiste ancora un vaccino autorizzato per la commercializzazione in Italia. Sebbene siano disponibili vaccini per altri sierotipi, le misure di contenimento e intervento si rendono sempre più urgenti. È questo il contesto che ha portato a un recente incontro tra le istituzioni e le associazioni di categoria, dove si è parlato delle strategie necessarie per affrontare l'emergenza.

Situazione attuale dei focolai di lingua blu

A partire da un'analisi condotta dai tecnici dell'Istituto Zooprofilattico, la Sardegna si trova a fronteggiare una situazione epidemiologica complessa. Dei 1324 focolai registrati, la maggior parte si trova nel centro-sud dell'isola, dove il sierotipo 3 sembra essere il protagonista. La mancanza di un vaccino adeguato per questo sierotipo aumenta la vulnerabilità degli allevamenti, costringendo gli operatori del settore a monitorare continuamente la salute degli animali. La Regione Sardegna, consapevole della gravità della situazione, ha attivato una serie di misure per garantire una risposta rapida e efficace.

Le difficoltà si amplificano ulteriormente con la stagione estiva, quando il rischio di diffusione del virus aumenta a causa del maggiore numero di insetti vettori. Per gli allevatori, la situazione è critica non solo dal punto di vista sanitario, ma anche economico, dato che la salute del bestiame è direttamente correlata alle produzioni zootecniche che, in Sardegna, rivestono un'importanza fondamentale. La Regione ha dunque messo al centro delle discussioni le necessità del settore zootecnico, un gesto che evidenzia l'urgenza del problema.

Incontro tra istituzioni e allevatori

Recentemente, gli assessori della Sanità e dell'Agricoltura, Armando Bartolazzi e Gian Franco Satta, hanno organizzato un incontro con le associazioni di categoria degli allevatori per discutere dell'emergenza lingua blu. Presenti al tavolo anche la commissaria dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sardegna, Simonetta Cherchi, e Daniela Mulas, dirigenti del Servizio Veterinario. Questo incontro ha avuto l'obiettivo di informare e rassicurare gli allevatori riguardo agli sviluppi della profilassi e alle misure da adottare per limitare il danno sanitario ed economico.

Durante l'incontro, sono stati presentati i piani per l'istituzione di un tavolo interassessoriale che includerà le associazioni di categoria, al fine di creare un approccio coordinato per affrontare la situazione. È emersa la necessità di sviluppare interventi programmatici pluriennali che possano superare le emergenze annue di questo tipo. Gli assessori hanno sottolineato l'importanza di agire in modo tempestivo e concertato, ponendo le basi per una nuova strategia vaccinale incentrata su procedure di vaccinazione di massa.

Una nuova strategia vaccinale

Finalizzando l'incontro, i rappresentanti regionali si sono impegnati a creare una nuova politica vaccinale per contrastare l'emergenza lingua blu. Armando Bartolazzi ha espresso soddisfazione per la collaborazione tra gli assessorati e ha assicurato che l’assessorato alla Sanità adotterà misure tempestive per implementare la nuova strategia vaccinale. Gian Franco Satta ha aggiunto che l'approccio interassessoriale tra le due aree, salute e agricoltura, rappresenta un forte segnale della volontà della Regione di tutelare il comparto primario e di garantire la sicurezza del patrimonio zootecnico.

Queste nuove misure si inseriscono in un contesto più ampio di interventi volti a migliorare la gestione delle crisi sanitarie che, frequentemente, colpiscono il settore agricolo. L'intento è quello di creare un sistema più resiliente, capace di affrontare le emergenze in modo strutturato e programmato, per garantire la salute degli animali e la sostenibilità dell'intero comparto zootecnico in Sardegna. Il futuro della zootecnia dell'isola dipende da scelte mirate e dalla capacità di reazione delle istituzioni locali e degli allevatori.

Ultimo aggiornamento il 13 Settembre 2024 da Elisabetta Cina

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