Saverio Amato, il bagnino eroico multato dopo un salvataggio in mare a Cavallino

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Saverio Amato, il bagnino eroico multato dopo un salvataggio in mare a Cavallino - Fonte: Blitzquotidiano | Gaeta.it

A Ca’ Savio, nel cuore di Cavallino-Treporti, il bagnino Saverio Amato, con 44 anni di esperienza, ha recentemente attirato l'attenzione per un atto di coraggio che ha salvato la vita a una donna di 70 anni in difficoltà in mare. Questo salvataggio non è solo un esempio di eroismo, ma ha sollevato importanti questioni riguardanti la sicurezza balneare e la responsabilità dei bagnini. Un episodio che, purtroppo, è stato seguito da una controversa multa di 1.032 euro inflitta dalla Capitaneria di Porto, gettando ombre sul suo gesto altruistico.

Il salvataggio eroico di una donna in difficoltà

Saverio Amato, un volto noto della sicurezza balneare, ha dimostrato una professionalità e una dedizione esemplari durante il frazionamento di soccorso di una donna di 70 anni, colta da malore mentre nuotava. La scena si è svolta in riva al mare di Ca’ Savio, dove Amato, senza esitazione, è intervenuto per soccorrerla, mettendo a rischio la propria incolumità. Il suo gesto non solo ha portato a un salvataggio riuscito, ma ha anche richiamato l'attenzione sulla necessità di un ambiente più sicuro per i bagnanti.

Nel 2021, già eroe di un altro salvataggio, Amato aveva ricevuto una lettera di encomio per il suo impegno. Tuttavia, il suo recente gesto ha generato un paradosso: mentre la comunità lo ha applaudito come un salvatore, le autorità hanno emesso una sanzione che solleva interrogativi sulla coerenza delle politiche di sicurezza in ambito balneare.

La contestazione della multa e il malcontento dei bagnini

La multa di 1.032 euro, inflitta a Saverio Amato, deriva dalla presunta violazione di un’ordinanza di sicurezza che obbliga i bagnini a segnalare immediatamente qualsiasi pericolo. Questo provvedimento ha suscitato una reazione indignata da parte dei colleghi di Amato, i quali hanno rivendicato che il suo salvataggio non meriterebbe penalizzazioni. Molti professionisti del settore ritengono che invece di essere puniti, i bagnini dovrebbero essere premiati per il loro impegno nel tutelare la vita umana.

In un contesto di crescente tensione, i bagnini nel periodo estivo avevano già avanzato minacce di sciopero per denunciare le multe che ricevevano frequentemente. Nonostante non abbiano proceduto con la protesta, il caso di Amato ha riacceso le fiammelle del malcontento. Stanno infatti preparando ricorsi legali per contestare la sanzione, determinati a difendere non solo i propri diritti, ma anche ciò che considerano il loro dovere verso la sicurezza dei bagnanti.

Un futuro incerto per i bagnini

La controversia sul caso di Saverio Amato porta alla luce problematiche più ampie riguardanti la gestione della sicurezza balneare e la relazione tra i bagnini e le autorità competenti. Questo episodio è riflesso di una situazione in cui i professionisti del salvataggio si trovano a fronteggiare un sistema normativo che può apparire inadeguato alle reali dinamiche delle emergenze in mare.

La comunità dei bagnini si organizza per supportare Amato, vedendo in questa battaglia non solo la difesa di un singolo, ma di tutti gli operatori del settore. È un invito a riconsiderare le normative che regolano la sicurezza balneare, affinchè le azioni eroiche come quelle di Amato siano riconosciute e rispettate, senza rischi di sanzioni. Questo è un momento cruciale per il futuro della professione, in cui il dialogo tra professionisti e autorità diventa fondamentale per garantire un ambiente balneare più sicuro e giusto.

Ultimo aggiornamento il 19 Settembre 2024 da Marco Mintillo

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