Savona: operazione delle Fiamme Gialle contro il lavoro sommerso in un cantiere autostradale

Savona: operazione delle Fiamme Gialle contro il lavoro sommerso in un cantiere autostradale

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Savona: operazione delle Fiamme Gialle contro il lavoro sommerso in un cantiere autostradale - Fonte: Ansa | Gaeta.it

Un’importante operazione delle Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Savona ha messo in luce le irregolarità lavorative in un cantiere autostradale. In collaborazione con l’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Savona, le autorità hanno effettuato controlli su una società incaricata della manutenzione di un tratto autostradale, scoprendo gravi violazioni dei diritti dei lavoratori. L’attività rientra in una strategia più ampia di contrasto al lavoro sommerso e alla tutela dei diritti dei lavoratori nella regione.

Il contesto dell’operazione di controllo

Obiettivi delle indagini

L’obiettivo della verifica effettuata dalla Gdf e dall’Ispettorato del Lavoro è stato quello di contrastare il lavoro sommerso e garantire il rispetto delle normative di tutela dei diritti lavorativi. Le operazioni si sono concentrate su una società che stava eseguendo lavori di manutenzione su un tratto autostradale, un settore spesso emerso come vulnerabile a pratiche di lavoro irregolari.

Le modalità di intervento

Le ispezioni hanno comportato un’analisi dettagliata della documentazione aziendale relativa ai turni di lavoro dei dipendenti. Tale esame ha rivelato anomalie considerevoli, alimentando ulteriormente le preoccupazioni sulle condizioni di lavoro dei dipendenti. I controlli non si sono limitati all’osservazione superficiale, ma hanno incluso un accertamento approfondito delle ore lavorate, delle indennità e della gestione dei riposi settimanali.

Le violazioni riscontrate

Turni di lavoro irregolari

Dall’analisi dei turni orari è emerso che molti lavoratori erano soggetti a condizioni di lavoro particolarmente sfavorevoli, come la prestazione di turni di oltre 11 ore giornaliere, senza alcun riconoscimento per gli straordinari. Questa situazione ha posto in evidenza una grave violazione non solo delle normative di lavoro, ma anche dei diritti fondamentali dei lavoratori, i quali spesso non percepivano le indennità per le ore straordinarie effettivamente lavorate.

Mancanza di riposo

Inoltre, è stato riscontrato che molti dipendenti lavoravano continuamente senza ricevere il giorno di riposo settimanale, situazione che viola quanto stabilito dalle normative in materia di lavoro. Anche i turni notturni, che possono avere un impatto significativo sulla salute e sul benessere fisico dei lavoratori, venivano gestiti senza concedere i necessari riposi, aggravando ulteriormente le violazioni.

Le sanzioni ufficiali e le conseguenze legali

Contestazione delle irregolarità

In seguito alle irregolarità riscontrate, sono state contestate alla società delle violazioni per l’impiego irregolare di ben 25 lavoratori. Le autorità hanno evidenziato che i lavoratori non soltanto non ricevevano le indennità per le ore supplementari, ma nemmeno il riconoscimento per i riposi settimanali non fruiti, creando un contesto di lavoro inaccettabile.

Sanzioni amministrative

Complessivamente, l’ammontare delle sanzioni amministrative inflitte alla società si attesta intorno ai 128 mila euro. Una parte di queste somme è già stata corrisposta dal datore di lavoro, mentre il resto è attualmente in fase di liquidazione da parte dell’Ispettorato del Lavoro. Le misure adottate non solo mirano a penalizzare le condotte illecite, ma fungono anche da deterrente per future violazioni da parte di altre imprese nel settore.

L’operazione rappresenta un passo significativo nel garantire la tutela dei diritti dei lavoratori e nel promuovere condizioni di lavoro più eque e rispettose della legge.

Ultimo aggiornamento il 19 Settembre 2024 da Donatella Ercolano

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