Sbarco di migranti al Porto di Roccella Ionica: sette minori tra i 63 profughi salvati in mare

Sbarco di migranti al Porto di Roccella Ionica: sette minori tra i 63 profughi salvati in mare

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Sbarco di migranti al Porto di Roccella Ionica: sette minori tra i 63 profughi salvati in mare - Gaeta.it

Un’operazione di soccorso in mare ha portato, nelle prime ore dell’alba, all’arrivo di 63 migranti al Porto di Roccella Ionica, in Calabria. Tra loro, spicca la presenza di sette minori, inclusa una neonata di soli sei mesi. La situazione evidenzia il crescente fenomeno dell’immigrazione clandestina nel Mediterraneo, con le autorità italiane sempre più impegnate nel monitoraggio delle acque.

Il salvataggio in mare: l’operazione dei militari

Le prime fasi dell’intervento

La Guardia di Finanza e la Guardia Costiera hanno condotto un’operazione di salvataggio a poche miglia dalla costa catanzarese, nei pressi di Isca sullo Ionio. L’imbarcazione, una barca a vela di circa 15 metri, aveva fatto rotta dalla Turchia circa sette giorni prima. I migranti, di nazionalità iraniana, irachena e afghana, si trovavano a bordo nell’intento di avvicinarsi alla spiaggia per uno sbarco più sicuro.

La segnalazione della barca ha portato a un intervento tempestivo dei militari delle Fiamme Gialle della stazione di Roccella Ionica, che hanno monitorato la situazione nell’ambito di un’operazione di sorveglianza delle acque. Solo a un centinaio di metri dalla costa, l’imbarcazione è stata bloccata e i migranti sono stati trasbordati alle motovedette della Guardia Costiera.

Condizioni dei migranti

Al momento dello sbarco, le condizioni di alcuni migranti erano precarie: dopo due giorni di navigazione senza cibo né acqua, molti di loro apparivano debilitati e disidratati. Uno dei migranti, particolarmente colpito da problemi di salute, è stato immediatamente trasferito all’ospedale di Locri per ricevere le cure necessarie.

L’intervento rapido delle autorità è stato determinante per garantire la sicurezza dei profughi, i quali, dopo le verifiche iniziali, sono stati accolti presso il porto reggino.

Accoglienza e misure di emergenza

Accoglienza temporanea

Dopo il salvataggio, i migranti sono stati trasferiti in una tensostruttura allestita per il primo soccorso e l’accoglienza, gestita dalla Croce Rossa e dalla Protezione civile comunale. Questo intervento di emergenza risponde alla necessità di offrire una sistemazione temporanea in attesa di ulteriori procedure di accoglienza e identificazione.

Le autorità locali, coordinate dalla Prefettura di Reggio Calabria, hanno predisposto adeguati controlli sanitari e logistiche per garantire un’assistenza adeguata ai nuovi arrivati. L’unità di crisi ha lavorato per valutare le necessità primarie dei migranti, assicurando loro un primo supporto alimentare e sanitario.

Il contesto crescente degli sbarchi

L’arrivo di questi migranti si inserisce in un contesto più ampio, caratterizzato da un aumento dei flussi migratori nella regione. Infatti, solo negli ultimi cento giorni, il Porto di Roccella Ionica ha visto un totale di 18 sbarchi, un dato significativo che sottolinea l’urgenza di interventi e misure da parte delle autorità competenti.

In un tempo in cui le rotte migratorie si fanno sempre più pericolose, il lavoro delle Forze dell’Ordine e delle Ong rimane fondamentale per garantire la sicurezza e la dignità delle persone in fuga da conflitti e difficoltà economiche.

La risposta delle istituzioni locali

Impegno per il supporto ai migranti

Le istituzioni locali e nazionali hanno espresso il loro impegno a fronteggiare la situazione degli sbarchi e a garantire adeguati servizi ai migranti. La presenza di un numero significativo di minorenni, inclusi neonati, pone inoltre una seria questione sociale e di tutela dei diritti umani.

Le misure di accoglienza devono considerare le specifiche esigenze di queste fasce vulnerabili, offrendo non solo assistenza immediata, ma anche un percorso verso un futuro dignitoso.

Collaborazione tra enti

La cooperazione tra diversi enti e associazioni civili è cruciale per affrontare le sfide poste da una crisi migratoria in crescita. La Croce Rossa, la Protezione Civile e altre organizzazioni stanno lavorando in sinergia con le autorità locali per fornire supporto e assistenza concreta ai migranti, evidenziando la necessità di un approccio umanitario nel gestire tali situazioni.

Il continuo aumento degli sbarchi nel sud dell’Italia richiede una riflessione profonda sia a livello locale che nazionale, invitando a un dialogo aperto sulle politiche di migrazione e accoglienza.

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