Un’incredibile notizia scuote il mondo del trasporto pubblico locale in Campania. L’ente autonomo Volturno è al centro di un’importante inchiesta che ha portato alla sospensione di diversi dipendenti per pratiche illecite. Un’indagine approfondita, condotta da esperti del settore, ha messo in luce un sistema di frodi radicate che danneggiano la reputazione dell’azienda e minano la fiducia degli utenti nei servizi pubblici.
Indagini e sospensioni: la scoperta di frodi
Il processo investigativo
Le indagini che hanno coinvolto l’ente autonomo Volturno sono durate diversi mesi e sono state condotte con la collaborazione di agenzie esterne specializzate. Durante questo periodo di scrutinio, gli investigatori hanno rilevato una serie di irregolarità che coinvolgono un numero significativo di dipendenti dell’azienda. Le azioni di 26 lavoratori hanno portato all’avvio di procedure disciplinari che culmineranno, secondo il caso, in provvedimenti che possono anche includere il licenziamento.
Diverse forme di comportamento fraudolento
Le pratiche illecite emerse dalle indagini sono molteplici. Nelle biglietterie di Pompei e Sorrento, addetti sono stati colti sul fatto mentre alteravano il sistema di emissione dei biglietti, generando titoli di viaggio falsificati. Tale comportamento ha come obiettivo l’appropriazione indebita di somme di denaro. Inoltre, sulla linea autobus Pompei-Vesuvio e Sorrento-Marina Piccola, dieci autisti sono stati scoperti intento a intascare il pagamento dei passeggeri senza rilasciare alcun biglietto, utilizzando truffe come la consegna di biglietti già strappati o addirittura richiedendo ai passeggeri di fotografarli prima di occultarli.
Irregolarità tra i dipendenti: una questione sistematica
Frodi legate alla timbratura
Nelle sedi di Porta Nolana e San Giovanni a Teduccio, la situazione è altrettanto allarmante. Tredici dipendenti, responsabili della manutenzione e del decoro, sono stati accusati di utilizzare fraudolentemente i propri badge per timbrare il cartellino al posto di colleghi assenti. Questo consentiva ai lavoratori di apparire in servizio senza lavorare effettivamente, percependo in questo modo uno stipendio indebito. In alcuni casi, i colleghi di questi dipendenti timbravano regolarmente per loro, nonostante essi non si fossero mai presentati al lavoro.
Paralleli con casi precedenti
Questo recente scandalo non è isolato, poiché precedenti simili erano già emersi nel maggio 2023, quando dieci coordinatori ferroviari erano stati accusati di falsificare le timbrature per coprire le assenze. Questa reiterazione di comportamenti illeciti solleva interrogativi sulla gestione e il monitoraggio delle pratiche all’interno dell’ente autonomo Volturno e indica la necessità di un’inversione di rotta nella cultura lavorativa dell’azienda.
L’impegno dell’ente autonomo Volturno per la legalità
La risposta dell’azienda
La direzione dell’ente autonomo Volturno ha reagito con fermezza a queste irregolarità, condannando tali comportamenti che danneggiano l’immagine dell’azienda e la fiducia dei cittadini. Pur riconoscendo che questi eventi rappresentano casi isolati in un contesto di dipendenti per lo più onesti e dediti al proprio lavoro, l’azienda ribadisce la propria politica di tolleranza zero verso ogni forma di illegalità e violazione delle norme.
Iniziative future per una maggiore trasparenza
L’ente volontà di garantire la trasparenza e la legalità nei suoi processi è fondamentale. Procederà con investimenti mirati in attività di monitoraggio e prevenzione, al fine di scoprire e punire comportamenti scorretti. L’obbiettivo è promuovere un’etica aziendale basata su responsabilità e rispetto delle regole. Durante il processo disciplinare, sarà dato pieno rispetto delle garanzie di difesa e del diritto al contraddittorio.
Infine, il presidente e amministratore delegato di EaV, Umberto De Gregorio, ha espresso la volontà di continuare a lavorare per garantire un servizio di qualità, valorizzando i lavori onesti e implementando una cultura aziendale focalizzata sulla collaborazione e il rispetto reciproco.