La comunità dei fedeli di Tivoli e Palestrina è stata scossa da un evento senza precedenti che ha coinvolto Padre Natale Santonocito, un ex presbitero. Nel giorno dell’Immacolata, il sacerdote ha pubblicato un video in cui lanciava accuse sorprendenti indirizzate all’attuale Pontefice, dichiarando che non sarebbe realmente Papa. Dopo un mese di polemiche e una severa reazione da parte della diocesi, per Santonocito è arrivata la scomunica.
Il video sconvolgente e le dichiarazioni di Padre Natale
L’8 dicembre, Padre Natale Santonocito ha scelto di rivelare le sue convinzioni attraverso un video su YouTube e Facebook, sorprendendo i fedeli e non solo. Nella clip, il prete ha dichiarato: «Da undici anni stiamo vivendo cose strane, il cosiddetto Francesco non è Papa. Non lo è mai stato». Le sue affermazioni ruotano attorno alla figura di Benedetto XVI e alla sua presunta rinuncia al papato, che Santonocito sostiene non sia avvenuta nella forma ufficiale che i fedeli hanno sempre pensato.
Il sacerdote ha argomentato che Benedetto XVI non ha mai rinunciato al “Munus Petrinum”, ovvero l’investitura papale, ma ha solo fatto una dichiarazione riguardo al “ministerium”, il potere pratico di governare la Chiesa. La sua tesi è che la notizia della rinuncia sia stata distorta dai media vaticani, creando una narrazione ingannevole rispetto a quanto realmente comunicato dal Papa emerito.
Questo messaggio ha creato un’ondata di discussione fra i fedeli, con una divisione netta tra chi sostiene la posizione di Santonocito e chi difende l’autorità papale. La gravità delle sue accuse ha spinto molti a considerare le conseguenze di tali affermazioni, specialmente in un periodo di grande tumulto all’interno della Chiesa cattolica.
Il processo e le conseguenze della scomunica
Dopo il polverone sollevato dalle dichiarazioni di Santonocito, la diocesi di Palestrina ha avviato un processo penale extragiudiziale nei suoi confronti. Le accuse che gravano su di lui sono state prese molto sul serio dai vertici ecclesiastici, che nel gennaio successivo hanno preso la decisione di infliggergli la scomunica “latae sententiae”. Questo provvedimento è stato comunicato a Santonocito tramite il suo avvocato, nei locali della Curia di Palestrina.
La scomunica “latae sententiae” è una forma di esclusione automatica dalla comunità ecclesiale, applicata in base a determinate gravità delle azioni compiute. Nel caso di Padre Natale, le sue affermazioni contro il Papa hanno sollevato la questione della verità e dell’autorità nella fede cattolica. La direzione della diocesi ha sottolineato l’importanza di mantenere l’unità della comunità e il rispetto per i canoni e le strutture ecclesiastiche.
Al momento, la vicenda ha ampie ripercussioni, non solo dal punto di vista spirituale ma anche sociale. Le reazioni tra i fedeli variano da un sostegno totale per Santonocito ad un profondo disappunto per le sue affermazioni, che hanno messo in discussione la figura del Papa e il suo operato nella Chiesa.
Con la scomunica, si chiude un capitolo per il presbitero, ma le sue affermazioni continuano a creare frizioni all’interno della comunità. Il dibattito rimane acceso, e si attende di capire se le sue parole influenzeranno ulteriormente la fede dei parrocchiani e il dialogo all’interno della Chiesa cattolica.