Scandalo nelle curve calcistiche: intercettazioni rivelano piani per i parcheggi delle Olimpiadi 2026

Scandalo nelle curve calcistiche: intercettazioni rivelano piani per i parcheggi delle Olimpiadi 2026

Indagini della Procura di Milano rivelano una rete di affari illeciti legati ai parcheggi degli impianti sportivi, coinvolgendo ultrà e criminalità organizzata, con arresti dei leader delle curve.
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Scandalo nelle curve calcistiche: intercettazioni rivelano piani per i parcheggi delle Olimpiadi 2026 - Gaeta.it

Le recenti intercettazioni emerse dalla Procura di Milano hanno rivelato una rete di affari illeciti legati alla gestione dei parcheggi attorno agli impianti sportivi, tra cui lo Stadio Olimpico e il nuovo Stadio di Torino. Le indagini hanno fatto luce su un presunto piano di infiltrazione da parte degli ultrà legati a Inter e Milan, che non si sarebbero limitati alla gestione degli spazi di sosta legati al calcio, ma avrebbero cercato di estendere la loro influenza anche sulla gestione dei parcheggi per le Olimpiadi invernali del 2026.

Le indagini e gli arresti dei capi ultrà

L’inchiesta che ha scosso il panorama calcistico italiano ha portato all’arresto dei principali leader delle curve Nord e Sud delle due storiche squadre di Milano, accusati di associazione per delinquere e di altre gravi infrazioni come estorsioni e il sostegno agli interessi mafiosi. Questo intervento attuato dalla Procura ha avuto l’obiettivo di colpire un sistema di controllo illegale che, attraverso minacce e intimidazioni, si era radicato in profondità all’interno delle tifoserie, rendendo impossibile un’adeguata gestione degli spazi di sosta.

Le indagini hanno svelato che il traffico illecito di introiti provenienti dai parcheggi si snodava attraverso accordi con personaggi di spicco legati al mondo della criminalità organizzata, unendo dunque il business con atrocità ben più gravi. I magistrati di Milano hanno lavorato intensamente per raccogliere prove in grado di dimostrare come la sfera degli ultrà fosse coinvolta in traffici di natura mafiosa, e l’emergere di chat e interazioni tra i principali attori coinvolti ha fornito un quadro piuttosto inquietante della situazione.

I protagonisti coinvolti e i loro legami con la criminalità organizzata

Tra i nomi emersi vi è Gherardo Zaccagni, l’imprenditore finito ai domiciliari, che si occupava della gestione dei parcheggi. Le intercettazioni rivelano conversazioni incriminate con Giuseppe Caminiti, un suo dipendente, con forti legami con la ‘ndrangheta. Caminiti pare fosse anche un intermediario per il versamento mensile di ingenti somme a favore dei capi ultrà, il duo Boiocchi-Beretta, che aveva il controllo delle curve. Uno di loro è stato ucciso due anni fa, mentre l’altro si trova attualmente in carcere.

Le comunicazioni tra Zaccagni e Caminiti evidenziano una proposta di espansione delle attività illecite legate ai parcheggi anche in vista delle Olimpiadi invernali del 2026 a Milano-Cortina. L’idea di traffico commerciale legato a un evento di tale portata mostra la smania di controllo e dominio, proiettando l’ombra della criminalità mafiosa su un evento sportivo di rilevanza mondiale.

Le implicazioni della richiesta di protezione per il magistrato

Nel corso delle indagini, è emersa una questione di particolare delicatezza riguardante il pubblico ministero Paolo Storari, uno dei magistrati chiave nella conduzione dell’operazione. Si prevede che domani, in Prefettura, venga discussa la richiesta di tutela avanzata dal Procuratore di Milano, Marcello Viola. Questa decisione appare cruciale per la sicurezza non solo del magistrato ma anche per la continuità delle indagini stesse.

Le minacce e le pressioni legate all’attività investigativa su mafie e delinquenze organizzate pongono interrogativi non solo sulla sicurezza dei testimoni e degli investigatori, ma anche sull’integrità delle indagini in corso. La situazione suggerisce l’urgenza di adozione di misure di protezione più robuste per tutti coloro che operano all’interno di contesti fortemente segnati dalla criminalità organizzata.

Rimane quindi aperta la questione su come l’epilogo di questa indagine possa influire sul clima generale attorno a un evento di grande rilevanza come le Olimpiadi, e sulla necessità di interventi strutturali per garantire legalità e sicurezza.

Ultimo aggiornamento il 6 Ottobre 2024 da Elisabetta Cina

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