Lo sciopero generale indetto da CGIL e UIL ha scosso oggi Roma, coinvolgendo pensionate, pensionati e lavoratori del Lazio in un’ampia manifestazione. Al centro della protesta vi è la contestazione della Legge di bilancio, che ha portato i partecipanti a scendere in piazza per esprimere il loro dissenso. La protesta ha visto una partecipazione corale, con membri di diverse categorie e alcuni esponenti politici, testimoniando un’ampia mobilitazione sociale.
Gli eventi della manifestazione
Il corteo ha preso il via alle 9.30 da Piazza Esquilino, un’area strategica della Capitale, per dirigersi verso Via dei Fori Imperiali. Quest’area, simbolo della storia di Roma, ha fatto da cornice agli interventi previsti dei segretari generali dei sindacati, con la presenza della segretaria della CGIL, Francesca Re David, che ha avuto l’opportunità di esporre le ragioni della protesta. La manifestazione ha visto un’ampia partecipazione di lavoratori, molti dei quali sventolavano le bandiere delle organizzazioni sindacali e utilizzavano fischietti per rendere la loro voce ancora più evidente.
L’afflusso non si è limitato ai membri sindacali ma ha incluso anche gruppi di studenti e diverse figure politiche. Tra i presenti si segnala l’arrivo della segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, e dell’ex presidente del Consiglio, Massimo D’Alema, il che ha dimostrato un interesse trasversale rispetto alle problematiche sollevate dalla manifestazione. La partecipazione di esponenti politici indica che la legge di bilancio non è solo un tema di dibattito tra i lavoratori, ma è anche al centro dell’attenzione delle forze politiche della Capitale.
Il corteo distaccato dei Cobas
Parallelamente alla manifestazione principale della CGIL e UIL, si è svolto anche un corteo distaccato organizzato dai Cobas. Partendo da Piazza Indipendenza e diretto verso Piazza Barberini, i manifestanti hanno alzato la voce contro le autorità , esprimendo il loro dissenso nei confronti del governo e dell’amministrazione comunale. Questi gruppi hanno enfatizzato la loro protesta attraverso cori e striscioni, cercando di attirare l’attenzione su temi che riguardano l’occupazione, i servizi pubblici e il welfare.
L’azione dei Cobas evidenzia una frangia di protesta che, pur allineata nella critica generale alla legge di bilancio, assume una forma diversa, più diretta e determinata nel richiamare attenzione su problematiche specifiche. La diversificazione delle manifestazioni riflette un panorama di dissenso ampio e variegato, dove le voci dei lavoratori si uniscono per una causa comune, ma si distingue anche per le varie sfumature delle richieste.
In un clima di crescente tensione sociale, le manifestazioni di oggi rappresentano non solo il malcontento riguardo alla legge di bilancio, ma anche le incertezze economiche e sociali che attanagliano molti settori del lavoro e della vita quotidiana nel Lazio.
Ultimo aggiornamento il 29 Novembre 2024 da Laura Rossi