Il prossimo 13 dicembre l’Italia si prepara a vivere un’importante giornata di agitazione lanciata dall’Unione Sindacale di Base . Questo sciopero generale coinvolgerà numerose categorie di lavoratori da diversi ambiti, come i trasporti, la scuola e la sanità, e mira a contestare le politiche del governo Meloni. Con il precariato nel settore scolastico e le condizioni di lavoro come temi centrali, le adesioni si allargano anche a un’importante mobilitazione che anticipa gli eventi di venerdì.
Il contesto dello sciopero
L’agitazione del 13 dicembre è in risposta a una serie di problematiche lavorative accumulate nel tempo, con l’intento di richiamare l’attenzione del governo su misure considerate urgenti. Le principali richieste includono la stabilizzazione del personale precario nelle scuole e il miglioramento delle condizioni lavorative in tutti i settori coinvolti. Le organizzazioni sindacali protestano contro l’assenza di dialogo e ascolto da parte delle istituzioni, proponendo un forte messaggio di solidarietà e di lotta per diritti fondamentali.
In parallelo, in programma per il 12 dicembre, l’agitazione del settore Noleggio con Conducente anticipa il grande sciopero. Le aziende di NCC hanno previsto una protesta contro il decreto emanato dal governo che introduce nuove regole penalizzanti e considerato un attacco diretto alla categoria. Le norme stabilite dal decreto Salvini sarebbero in grado di compromettere la sostenibilità economica delle aziende di noleggio, già in difficoltà per la competitività con altri servizi di trasporto privato.
Mobilitazione di Uber e degli NCC
La compagnia Uber, attiva in diverse città italiane, ha deciso di unirsi alla protesta, bloccando temporaneamente i suoi servizi a Milano, Roma, Torino, Bologna, Firenze, Venezia, Trieste, Cagliari, Catanzaro e Palermo. Secondo un comunicato ufficiale, l’azienda ribadisce l’importanza di preservare il diritto alla mobilità per i cittadini. Le controproposte avanzate da Uber mirano alla protezione degli utenti e a garantire servizi accessibili, sottolineando l’inadeguatezza delle nuove normative.
Per le aziende di NCC, il decreto emanato dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti è stato costruito senza un vero processo democratico e senza il coinvolgimento del Parlamento. Tra le misure più contestate ci sono: l’obbligo di comunicare dati personali dei clienti, l’introduzione di un tempo di attesa di venti minuti tra un servizio e l’altro, e la reintroduzione dell’obbligo di rientrare in rimessa, cancellato due anni fa dalla Corte Costituzionale.
Rischio di disagi e caos durante il Giubileo
Andrea Platania, Operations Manager di un’azienda di NCC, ha espresso preoccupazione per l’effetto delle nuove regole. Secondo lui, queste misure non solo rallenteranno i servizi, ma aumenteranno anche i costi per i clienti, in mezzo a un periodo di alta domanda come il Giubileo. Platania si chiede quale sia il senso di una pausa obbligatoria di venti minuti, sottolineando l’importanza delle imprese di NCC nel supportare il sistema di trasporto pubblico in contesti urbani, dove la carenza di taxi è un problema rilevante.
Disagi nelle città per il 13 dicembre
Venerdì 13 dicembre, l’agitazione si estenderà ai trasporti pubblici, con probabili disagi in autobus, metropolitane, tram e treni. Il ministro dei Trasporti ha cercato di limitare l’impatto della protesta prevedendo un sciopero di sole 4 ore, ma il sindacato USB non si è piegato e ha confermato un’interruzione di 24 ore. I passeggeri devono essere pronti a possibili cancellazioni e modifiche nei servizi. Le informazioni sul servizio ferroviario potranno essere verificate tramite il sito di Trenitalia, il cui messaggio attuale informa che le variazioni possono cominciare anche prima dell’inizio dello sciopero stesso.
Preoccupazioni per la scuola e la sanità
Le scuole si preparano a subire pesanti conseguenze a causa della mobilitazione. Il personale docente, in sciopero per la stabilizzazione del precariato, ha già avvisato di possibili cancellazioni di lezioni e cambi nei programmi quotidiani. I rappresentanti sindacali attendono una grande affluenza all’appuntamento a Roma in piazzale Tiburtino alle 9.30.
Il settore della sanità, infine, è anch’esso coinvolto, con un sciopero nazionale dei medici programmato che influenzerà il funzionamento delle aziende sanitarie accreditate. I medici si uniranno alla protesta dalle 9 alle 13, mentre anche i Vigili del Fuoco parteciperanno con un’azione di sciopero dalle ore 9. La situazione è complessa e le ripercussioni sull’intero sistema di servizi pubblici potrebbero essere significative, creando disagi in un contesto già complicato e soggetto ad importanti eventi come il Giubileo.
Ultimo aggiornamento il 11 Dicembre 2024 da Armando Proietti