Oggi si svolge uno sciopero nazionale che coinvolge migliaia di studenti in tutto il Paese, un’iniziativa promossa dall’Unione degli Studenti, Link – Coordinamento Universitario e Rete della Conoscenza. Il sindacato Anief ha anch’esso proclamato uno sciopero per l’intera giornata, coinvolgendo docenti e personale educativo. Questo evento segna un momento di forte partecipazione e protesta contro le attuali condizioni del sistema educativo italiano.
Obiettivi della manifestazione
“Vogliamo Potere” è lo slogan che riunisce gli studenti provenienti da tutto il Paese, un’unione di voci che chiede una scuola inclusiva e sgomberata da logiche di sfruttamento. Gli studenti chiedono un’istruzione pubblica non vincolata agli interessi privati e dettata dalla guerra. Tra le richieste emergono temi di primaria importanza come la necessità di garantire il benessere psicologico all’interno delle scuole e l’istituzione di un sistema rappresentativo che permetta agli studenti di avere una voce nelle decisioni scolastiche. Il programma “Saperi Liberi per Student3 Liber3” sottolinea la necessità di un’istruzione che risponda ai bisogni dei giovani, evidenziando l’urgenza di costruire un futuro dove ogni studente possa sentirsi inclusa e valorizzata.
Gli studenti universitari scendono in piazza per richiedere una formazione accessibile e per saperi e ricerca che non siano strumentalizzati per fini militari. Inoltre, si oppongono alla riforma Bernini, evidenziando la vulnerabilità dei diritti legati allo studio universitario. Tommaso Martelli, coordinatore nazionale dell’Unione degli Studenti, esprime chiaramente l’intento collettivo: “Oggi siamo in piazza per rivendicare il nostro diritto a un’istruzione dignitosa. Non vogliamo più essere ignorati riguardo le decisioni che influenzano le nostre vite e il nostro futuro“.
La posizione di Anief sulla precarietà lavorativa
Il sindacato Anief ha indetto uno sciopero nazionale che interessa tutto il personale scolastico, sia a tempo indeterminato che determinato, delle scuole italiane. La protesta è scaturita dall’assenza di risposte adeguate da parte dello Stato riguardo alla questione dei contratti a termine, tema particolarmente rilevante dopo 25 anni dalla direttiva europea 70/99, che richiede assunzioni per i precari dopo 36 mesi di servizio.
Anief richiede al Governo misure precise come il rinnovo del sistema di reclutamento per garantire immissioni in ruolo su tutti i posti disponibili e l’assunzione in ruolo degli idonei ai concorsi. Marcello Pacifico, presidente nazionale di Anief, ha definito inaccettabile la situazione di circa mezzo milione di supplenti che dopo più di 36 mesi di lavoro continuano a rimanere non stabilizzati, contravvenendo alle normative europee. La richiesta di dignità e rispetto si traduce in una necessità di ridefinire le condizioni lavorative per tutti coloro che operano nel settore scolastico ed educativo. Pacifico sottolinea anche l’importanza di ripristinare modalità di reclutamento chiare e certe.
La risposta della ministra Bernini
La ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, ha reagito alle manifestazioni sottolineando i numeri che dimostrano l’interesse del governo, stanziando 880 milioni di euro per borse di studio. Attraverso un comunicato su X, la ministra ha evidenziato il successo del bando Pnrr per l’housing, che ha generato oltre 13.500 posti letto, un passo significativo in un tempo relativamente breve.
Bernini ha invitato tutti gli attori coinvolti, comprese imprese, Comuni e Università, a collaborare per aumentare il numero di posti letto disponibili, mirando a garantire una risposta adeguata alle necessità degli studenti. Ha concluso enfatizzando l’impegno del Ministero a semplificare le procedure per rimuovere gli ostacoli burocratici e garantire la creazione di circa 60.000 posti letto per gli studenti.
Dettagli sul corteo di Roma
La manifestazione principale si svolgerà a Roma, con un corteo che inizierà alle 8.30 da piazzale Ostiense, per giungere nei pressi del Ministero dell’Istruzione. Le circa 800 persone attese percorreranno un percorso che copre diverse strade significative della città, terminando presumibilmente intorno alle 11.30. È previsto un impatto sul traffico, con possibile modifica delle linee di trasporto pubblico come 3nav, 8bus, H, 23, e molte altre.
Questa mobilitazione rappresenta un momento cruciale nella lotta per un sistema educativo più giusto e equo, e riflette il forte desiderio degli studenti di essere ascoltati e di influenzare le decisioni che riguardano il loro futuro.
Ultimo aggiornamento il 15 Novembre 2024 da Sofia Greco