Sciopero nazionale dei mezzi pubblici: Milano tra disagi e rivendicazioni salariali

Sciopero Nazionale Dei Mezzi P Sciopero Nazionale Dei Mezzi P
Sciopero nazionale dei mezzi pubblici: Milano tra disagi e rivendicazioni salariali - Fonte: Ansa | Gaeta.it

A Milano è scattato lo sciopero di 24 ore dei mezzi pubblici, indetto a livello nazionale dai sindacati Cub Trasporti, Cobas Lavoro Privato, Adl Cobas e Sindacato generale di base. Contestualmente, anche l'USB Lavoro Privato ha organizzato una mobilitazione simile. Queste azioni sindacali hanno lo scopo di accendere i riflettori su diverse problematiche che affliggono il settore del trasporto pubblico locale, rendendo necessario un confronto tra lavoratori e datori di lavoro.

Orari e modalità dello sciopero a Milano

Fasce orarie di mobilitazione

In base agli accordi sindacali, lo sciopero a Milano avrà luogo nelle fasce orarie dalle 8.45 alle 15 e successivamente dopo le 18 fino alla chiusura del servizio. La città è così coinvolta in una giornata di disagi che promette di influenzare notevolmente la mobilità dei cittadini. Secondo le previsioni di Atm, l'azienda di trasporto pubblico di Milano, i cittadini potrebbero incontrare ritardi significativi e disagi durante queste fasi di fermo.

Stato delle linee di trasporto

Sul sito di Atm, è stato comunicato che la M2 sta chiudendo e che i treni in circolazione arriveranno a destinazione. Anche la M5 sospenderà il servizio tra le fermate di Zara e San Siro Stadio. Le linee M1, M3 e M4 rimarranno aperte durante la giornata di sciopero, ma è da prevedere un afflusso di passeggeri maggiore sulle linee attive. Complicazioni nelle corse e affollamento sono quindi fattori previsti per oggi.

Motivazioni e rivendicazioni dei sindacati

Aumento salariale e riduzione dell'orario di lavoro

La principale motivazione alla base di questo sciopero risiede nell'assoluta mancanza di disponibilità da parte delle aziende di trasporto a considerare le istanze dei lavoratori. I sindacati hanno chiesto un aumento salariale di 300 euro mensili, oltre a una riduzione dell'orario di lavoro da 39 a 35 ore settimanali mantenendo invariato il salario. Questo cambiamento risponderebbe alle esigenze di un settore in costante evoluzione e alle richieste di miglioramento delle condizioni lavorative.

Sicurezza e privatizzazione del tpl

Ulteriori punti di rivendicazione riguardano l'adeguamento delle tutele in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, sia per i dipendenti che per i cittadini che utilizzano il trasporto pubblico locale. In aggiunta, è stata richiesta la sospensione delle privatizzazioni e delle relative gare di appalto che coinvolgono il settore. Tali dinamiche hanno sollevato interrogativi e preoccupazioni tra i lavoratori riguardo all'eventuale riduzione della qualità del servizio e delle garanzie occupazionali.

Negoziazioni per il rinnovo del CCNL

Infine, i sindacati hanno denunciato il mancato riscontro alle richieste di convocazione per il negoziato relativo al rinnovo del Contratto collettivo nazionale di lavoro per gli Autoferrotranvieri e gli Internavigatori per il periodo 2024-2027. Questo aspetto è ritenuto fondamentale per garantire diritti e tutele adeguate ai lavoratori del settore, che sono in prima linea nel servizio al pubblico e necessitano di un supporto concreto.

A fronte di questi motivi, il governo e le aziende del settore trasporti sono ora chiamati a un urgente confronto per trovare soluzioni che possano mitigare le tensioni e migliorare le condizioni di lavoro.

Ultimo aggiornamento il 20 Settembre 2024 da Elisabetta Cina

Add a comment

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Change privacy settings