Questo giovedì, 5 dicembre, diversi sindacati hanno indetto uno sciopero che colpirà vari settori dei servizi pubblici in Francia, in particolare l’aviazione civile. L’operazione sarà più evidente negli aeroporti principali, con l’Aviazione Civile francese che ha invitato le compagnie aeree a limitare e cancellare un numero consistente di voli in prossimità delle festività. Questa situazione sta generando preoccupazione tra i passeggeri e le compagnie aeree per le ripercussioni sui piani di viaggio di migliaia di persone.
Dettagli dello sciopero e impatti attesi
Lo sciopero si articolerà tra le ore 6:00 e le 12:00 a Charles De Gaulle, il più grande aeroporto francese, noto per la sua importanza per i voli internazionali a lungo raggio. L’Aviazione Civile ha chiesto alle compagnie aeree di ridurre i voli programmati di circa il 10%, implicando che un volo su quattro potrebbe subire cancellazioni o modifiche. Questa misura è stata adottata con l’auspicio di mitigare i disagi per i viaggiatori e mantenere una certa operatività nonostante il fermo.
Sempre nella capitale, l’aeroporto di Orly sarà colpito da un’altra ondata di scioperi, con l’inizio delle mobilitazioni previsto per le 18:00. Qui, le previsioni stimate parlano di sospensioni per un volo su quattro, con particolare attenzione per compagnie come Vueling, che servono quel terminal. Nonostante queste avvertenze, le compagnie stanno cercando di adeguarsi e garantire la continuazione dei voli enormemente richiesti durante questo periodo dell’anno.
Aeroporti in prima linea: Marsiglia e Tolosa
Le cancellazioni non si limiteranno a Parigi. A Marsiglia, i presidi dei sindacati preannunciano disagi più rilevanti, con la cancellazione di un volo su due a partire dalle ore 18:00. Questo causerà notevoli complicazioni per i viaggiatori in uscita e in arrivo nella terza città più grande della Francia. Anche l’aeroporto di Tolosa avrà un’operazione di limitazione dei voli, incoraggiando ai vettori di anticipare le cancellazioni al 20% dei voli durante l’intera giornata.
In settimana si è poi aggiunta un’ulteriore incognita politica al contesto, a seguito di una mozione di censura contro il primo ministro Michel Barnier, la quale ha aperto le porte a una situazione di instabilità che aggiunge ulteriore preoccupazione per l’immediato futuro della navigazione aerea e per l’intero comparto dei trasporti pubblici.
Queste interruzioni rappresentano non solo una sfida logistica per aeroporti e compagnie aeree, ma anche una possibilità di riflessione sull’importanza di trovare un equilibrio sostenibile fra i diritti dei lavoratori e la crescente domanda di servizi efficienti e puntuali da parte dei viaggiatori.
Ultimo aggiornamento il 5 Dicembre 2024 da Donatella Ercolano