Sciopero nelle consegne della grande distribuzione: lavoratori dichiarano agitazione in vista di Pasqua

Sciopero nelle consegne della grande distribuzione: lavoratori dichiarano agitazione in vista di Pasqua

Sciopero nazionale dei lavoratori delle consegne per supermercati in Lombardia fino al 20 aprile, per protestare contro condizioni di lavoro precarie, pressioni sulla sicurezza e disagi nelle forniture pasquali.
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I lavoratori della logistica per supermercati in Lombardia hanno avviato uno sciopero nazionale fino al 20 aprile, protestando contro condizioni di lavoro ritenute ingiuste e rischi per la sicurezza, con possibili disagi nelle consegne durante il weekend pasquale. - Gaeta.it

Alla vigilia del lungo weekend pasquale, i lavoratori che si occupano delle consegne per i supermercati hanno avviato uno sciopero nazionale. La protesta interessa le società Brivio & Viganò Logistics, Cap Delivery e Deliverit, impegnate nella logistica di importanti catene come Esselunga. La mobilitazione è prevista da oggi, fino alle due di notte di domenica 20 aprile, con presidi organizzati in vari magazzini in Lombardia.

motivazioni alla base dello sciopero: condizioni di lavoro contestate

La Filt Cgil ha denunciato una serie di condizioni lavorative ritenute ingiuste e pericolose. Tra le principali ragioni, segnala che alcuni dipendenti sono stati messi a riposo senza alcuna motivazione chiara, mentre ad altri viene chiesto di operare con straordinari che superano ampiamente l’orario previsto dal contratto. Questo trattamento differente, a detta del sindacato, risulterebbe discriminatorio, causando tensioni tra il personale.

sicurezza e pressioni sul personale

In aggiunta, emergono gravi questioni relative alla sicurezza. Secondo il sindacato, il personale subirebbe pressioni per sostituire i colleghi che rifiutano di guidare mezzi caricati oltre i limiti previsti. Questi comportamenti violerebbero le norme esistenti sul carico e la sicurezza sul lavoro, mettendo a rischio l’integrità fisica di chi è impiegato nella logistica.

La richiesta della Filt Cgil si concentra quindi su un urgente confronto con le aziende coinvolte e con la committente Esselunga. Il sindacato insiste affinché vengano chiariti i criteri di gestione del personale e rimosse le pressioni indebite. La nota ufficiale ribadisce che la protesta va a tutelare la salute e la dignità dei lavoratori impegnati nel trasporto e nella consegna delle merci.

sedi coinvolte e modalità della protesta

Lo sciopero interessa quattro importanti poli logistici della Lombardia: Settimo Milanese, Dione Cassio, Varedo e Lallio. Questi centri sono punti nodali per la distribuzione agli store di grandi catene alimentari. I presidi sindacali sono stati organizzati direttamente presso queste strutture, per far sentire la voce dei lavoratori al momento delle consegne cruciali in vista delle festività pasquali.

conseguenze sulle consegne

Le attività di consegna subiranno dunque forti rallentamenti o blocchi temporanei, con inevitabili ripercussioni sugli approvvigionamenti ai supermercati durante il weekend. La protesta durerà fino alle prime ore di domenica 20 aprile, suscitando attenzione anche nei consumatori, che potrebbero incontrare difficoltà nel reperire prodotti freschi o di largo consumo.

Il sindacato tiene sotto osservazione la situazione e si prepara a valutare eventuali ulteriori forme di mobilitazione. Già in passato, simili scioperi hanno prodotto incontri tra le parti, con tentativi di rinegoziazione di condizioni contrattuali. La situazione resta aperta e in evoluzione, con molte incognite sul futuro degli accordi per i lavoratori della logistica.

impatto sulla distribuzione e reazioni del settore

Le società interessate dallo sciopero coprono una fetta significativa della logistica per la grande distribuzione, in particolare per marchi come Esselunga. Il blocco nelle consegne rischia di creare disservizi ai punti vendita, specialmente in un periodo delicato come le festività di Pasqua, quando la domanda cresce.

attesa per le risposte ufficiali

Fino a ora, non sono state rese note dichiarazioni ufficiali da parte delle aziende coinvolte o dalla committente Esselunga. Si attendono sviluppi per capire se verrà avviato un confronto immediato con i sindacati o se la protesta proseguirà per tutto il periodo previsto. Il sindacato ha comunque sottolineato la necessità di un dialogo urgente per evitare ripercussioni ulteriori sulla sicurezza dei lavoratori e sulla regolarità delle consegne.

Il caso mette sotto i riflettori il tema delle condizioni di lavoro nella logistica alimentare, un settore che si conferma centrale nel mantenimento delle forniture quotidiane. Le tensioni che emergono in questa fase indicano la complessità delle dinamiche tra esigenze aziendali e diritti dei dipendenti impegnati nelle attività più faticose e rischiose.

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