Le operazioni di ricerca per trovare due uomini scomparsi nelle montagne dell’Abruzzo sono state interrotte a causa delle condizioni meteorologiche sfavorevoli. Giorgio Lanciotti, un 35enne di Roseto, è disperso dal 21 settembre, mentre Italo Basilico, un fungaiolo di 70 anni di Spoltore, ha fatto perdere le sue tracce il 24 settembre. Le squadre di soccorso stanno affrontando notevoli difficoltà a causa della nebbia e della ridotta visibilità.
Il caso di giorgio lanciotti
Giorgio Lanciotti è scomparso mentre stava effettuando un’escursione solitaria sul Gran Sasso, uno dei picchi più imponenti del massiccio montuoso abruzzese. La sua avventura è iniziata quando ha parcheggiato la sua auto nella zona di Cima Alta, a un’altitudine di circa 1.600 metri, nei pressi di un noto camping. Da lì, Lanciotti ha iniziato a camminare verso la cima orientale del Gran Sasso, decidendo di transitare per il rifugio Franchetti. I familiari hanno lanciato l’allerta la mattina successiva, preoccupati per il mancato rientro a casa del giovane, che era atteso a conclusione della sua escursione.
Le ricerche di Lanciotti sono state coordinate dalle squadre del Soccorso Alpino e Speleologico, le quali hanno attivato un ampio dispiegamento di forze per setacciare attentamente le aree circostanti il rifugio e le vette delle montagne. Al momento, i soccorritori continuano a esplorare i sentieri e le zone più impervie, ma il maltempo ha reso difficile il loro lavoro. I familiari di Lanciotti attendono con ansia aggiornamenti e sono stati supportati dalla comunità locale, che ha espresso solidarietà attraverso varie iniziative.
La scomparsa di italo basilico
La situazione di Italo Basilico è simile sebbene con alcune differenze. Il 70enne originario di Spoltore è scomparso durante una ricerca di funghi nei boschi del territorio comunale di Villa Celiera, in provincia di Pescara. La scomparsa di Basilico è avvenuta il 24 settembre, mentre si trovava in compagnia del fratello. Quest’ultimo ha dato l’allerta quando, dopo aver perso di vista il familiare, ha iniziato a scrutare i dintorni senza successo. La mancanza di notizie da parte di Basilico ha immediatamente insospettito il fratello, che ha contattato le autorità per segnalare l’emergenza.
Le operazioni di soccorso sono state attivate tempestivamente. Le squadre del Soccorso Alpino e Speleologico hanno avviato le ricerche in diverse zone, monitorando anche le aree con salti e corsi d’acqua. La localizzazione di Basilico presenta diversi ostacoli, dovuti alla complessità del terreno e della vegetazione fitta. Durante le operazioni, i soccorritori hanno utilizzato unità cinofile e droni, ma la nebbia continua a essere un fondamentale impedimento per i soccorsi. Anche in questo caso, la comunità locale si è mobilitata per offrire supporto ai familiari preoccupati.
Condizioni meteorologiche e sfide per i soccorsi
La scarsa visibilità è diventata un tema comune nelle ricerche di entrambi i dispersi, influenzando le operazioni di salvataggio. Le nebbie dense e le precipitazioni hanno rappresentato una sfida significativa, riducendo la capacità delle squadre di soccorso di individuare tracce o segni dei desaparecidos. Le autorità competenti hanno deciso di sospendere le ricerche fino a quando le condizioni non miglioreranno, garantendo la sicurezza del personale coinvolto nelle operazioni.
Sia nel caso di Lanciotti che in quello di Basilico, il coordinamento delle ricerche è critico per ottimizzare risorse e sforzi. I volontari, coadiuvati da professionisti del settore, continuano a tenere alta l’attenzione, rimanendo pronti a intervenire non appena le circostanze lo permetteranno. La comunità continua a tenere viva la speranza di un lieto fine e si unisce nei pensieri e nelle preghiere per il ritorno a casa di Giorgio e Italo.
Ultimo aggiornamento il 29 Settembre 2024 da Armando Proietti