Scontri a Roma e Bologna: il Governo accelera l'approvazione della legge sulla sicurezza

Scontri a Roma e Bologna: il Governo accelera l’approvazione della legge sulla sicurezza

Il Governo italiano accelera l’approvazione del disegno di legge sulla sicurezza, inasprendo pene per atti vandalici e introducendo misure come il Daspo urbano e maggiori tutele per le forze dell’ordine.
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Scontri a Roma e Bologna: il Governo accelera l'approvazione della legge sulla sicurezza - Gaeta.it

Dopo i recenti incidenti in cui manifestanti si sono scontrati con le forze dell’ordine sia a Roma che a Bologna, i membri del Governo hanno intensificato le richieste per una rapida approvazione del disegno di legge relativo alla sicurezza. Con le discussioni già programmate per riprendere nelle commissioni Affari Costituzionali e Giustizia del Senato, il provvedimento rischia di veder bloccato il suo iter legislativo a causa delle numerose modifiche proposte. La situazione si complica ulteriormente complici le pressioni da parte dei sindacati delle forze dell’ordine, che chiedono un intervento efficace per garantire la sicurezza durante le manifestazioni di piazza.

Il disegno di legge sulla sicurezza: stati di avanzamento

Le commissioni del Senato si preparano a riesaminare il disegno di legge sulla sicurezza, riprendendo l’iter dal punto in cui era stato interrotto prima di Natale. Fino ad oggi, i senatori hanno esaminato e votato fino all’articolo 15, bocciando un numero sostanzioso di emendamenti presentati dalle opposizioni che supera il millecinquecento. La sfida principale per il Governo ora è come integrare i suggerimenti emersi dal dialogo con il Quirinale senza compromettere l’approvazione veloce del Ddl. La possibilità di una terza lettura alla Camera potrebbe allungare ulteriormente i tempi, un rischio che il Governo cerca di evitare a ogni costo.

Inasprimento delle pene per danneggiamenti durante manifestazioni

Uno dei punti cardinali di questa nuova normativa è l’incremento delle pene per chi commette atti vandalici durante le manifestazioni pubbliche. Il disegno di legge presenta infatti l’articolo 12, che inasprisce le sanzioni per il reato di danneggiamento, prevedendo una reclusione che varia da un anno e sei mesi fino a cinque anni, con multe che possono toccare anche i 15mila euro. Questa misura mira a dissuadere comportamenti violenti e potrebbe fungere da deterrente efficace per future manifestazioni, poiché stabilisce che, se durante il corteo viene commesso un danneggiamento con violenza, le conseguenze legali saranno severamente elevate.

Daspo urbano e sanzioni per blocchi stradali

Un altro aspetto significativo del Ddl è l’implementazione del Daspo urbano, dettagliato nell’articolo 13. Questa disposizione consente di estendere il divieto di accesso a determinate aree urbane per coloro che sono stati denunciati o condannati per reati gravi negli ultimi cinque anni, compresi delitti contro la persona o il patrimonio. Chi partecipa a sit-in non autorizzati sulle strade o nei pressi delle ferrovie rischia sanzioni che possono arrivare fino a due anni di carcere, qualora il blocco coinvolga più persone. Questa trasformazione della sanzione amministrativa in fattispecie penale rivela l’intenzione del Governo di affrontare con durezza l’aumento degli episodi di illegalità legati a manifestazioni di protesta.

Maggiore protezione per le forze dell’ordine

Il capitolo più controverso del disegno di legge è dedicato alle tutele per gli agenti di polizia e per i servizi pubblici. Sono previste misure che aumentano la pena fino a un terzo per i reati di violenza o minaccia nei confronti degli agenti. Inoltre, qualora la violenza venga perpetrata per ostacolare un’opera pubblica, la sanzione sarà ulteriormente aggravata. Viene anche regolamentato il reato di lesioni a un pubblico ufficiale, con pene che spaziano da 2 a 16 anni a seconda della gravità delle lesioni. La normativa non si ferma qui e prevede dotazioni come le bodycam sulle divise, destinate a garantire un controllo maggiore durante le operazioni di ordine pubblico, con un investimento di 23 milioni di euro fino al 2026.

L’uso delle tecnologie per la sicurezza

Il disegno di legge include anche linee guida per l’uso di dispositivi di videosorveglianza indossabili dalle forze di polizia. Questi strumenti, che saranno utilizzati in operazioni di ordine pubblico e nella vigilanza di luoghi sensibili, rappresentano un approccio moderno per migliorare il monitoraggio delle manifestazioni. La decisione di impiegare tecnologie innovative è vista come un passo necessario per affrontare il crescente problema della violenza durante le manifestazioni pubbliche e garantire la sicurezza degli agenti coinvolti. Queste iniziative puntano non solo a proteggere i membri delle forze dell’ordine, ma anche a garantire una risposta più rapida e coordinata durante eventi potenzialmente pericolosi.

Ultimo aggiornamento il 13 Gennaio 2025 da Elisabetta Cina

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