La serata del 28 aprile a Lecco è stata segnata da tensioni e scontri nelle vicinanze del municipio, in occasione di una fiaccolata organizzata per commemorare i caduti della Repubblica Sociale Italiana . Un gruppo di contestatori raccolti intorno all’Anpi ha cercato di contrastare il raduno di un gruppo di estrema destra, con momenti di alta tensione e interventi delle forze dell’ordine.
Presidio Anpi e comitati antifascisti in largo montenero
La mobilitazione era stata convocata in largo Montenero dall’Anpi, che ha voluto rispondere simbolicamente alla manifestazione dei neofascisti nei pressi dello stadio Rigamonti-Ceppi. Al presidio erano presenti anche il sindaco di Lecco, Mauro Gattinoni, e altre autorità locali, a testimonianza della posizione ufficiale della città contro iniziative neofasciste.
Il raduno di Anpi aveva lo scopo di ribadire la memoria antifascista e contrastare la commemorazione di estrema destra dedicata ai caduti della RSI. La scelta di tenere il presidio in largo Montenero, vicina al centro cittadino, punta a mostrare la contrarietà della comunità democratica a queste ricorrenze. Lo svolgimento è però stato interrotto da una frangia più radicale della sinistra antagonista.
La frattura tra Anpi e la sinistra antagonista
Durante il presidio, un gruppo staccatosi dagli organizzatori ufficiali, formato da esponenti della sinistra estrema e antagonista, ha deciso di muoversi in maniera autonoma verso lo stadio Rigamonti-Ceppi. Questo distacco ha manifestato una contrapposizione interna alle forze di sinistra presenti in città.
Questi manifestanti hanno espresso contrarietà verso le modalità e i contenuti del presidio dell’Anpi, preferendo un’azione più diretta contro la fiaccolata organizzata dal gruppo, che si definisce “i camerati”. L’obiettivo era impedire la commemorazione dei 16 repubblichini fucilati il 28 aprile 1945 e contestare la presenza pubblica dell’estrema destra in quella giornata simbolica.
Il gruppo antagonista si è mosso verso lo stadio, ma lo schieramento delle forze dell’ordine ha impedito l’accesso al luogo della fiaccolata.
Scontri davanti al municipio e l’interruzione del consiglio comunale
Bloccati dall’intervento della polizia, i manifestanti antagonisti hanno cambiato strategia e si sono diretti verso il municipio di Lecco. In quel momento era in corso un consiglio comunale che è stato sospeso temporaneamente a causa delle tensioni aumentate davanti all’ingresso del Comune.
I manifestanti hanno cercato di forzare l’ingresso e hanno dato vita a momenti di violenza verbale e fisica contro le forze dell’ordine, che sono dovute intervenire con equipaggiamento antisommossa. L’azione è stata definita come una sorta di “assedio” al palazzo comunale da parte della sinistra estrema.
La presenza delle forze dell’ordine è stata fondamentale per contenere gli scontri e riportare la calma in una cornice cittadina già segnata da una commemorazione controversa.
Commemorazione di estrema destra in via pascoli
Nonostante le tensioni e i disordini, la manifestazione dei simpatizzanti dell’estrema destra si è svolta regolarmente in via Pascoli, zona in cui si trova la targa in memoria dei caduti della RSI.
La fiaccolata ha richiamato un numero contenuto di partecipanti, tutti impegnati a ricordare i fatti del 28 aprile 1945. La commemorazione si è distinta per la sua componente simbolica e politica, inserendosi nel più ampio contesto del ricordo della fine della seconda guerra mondiale in Italia.
La presenza delle forze dell’ordine ha garantito che la manifestazione non subisse interruzioni, pur nella consapevolezza del clima teso generato dalle contestazioni e dai disordini nelle strade vicine al municipio.