Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea, ha affrontato la questione dei dazi imposti dagli Stati Uniti, affermando che l’Europa non è stata l’artefice di questo scontro. Durante la plenaria del Parlamento a Strasburgo, ha sottolineato l’intenzione di non attuare rappresaglie immediate, anche se esistono piani ben definiti in caso di necessità. La posizione dell’Unione Europea si basa sulla ricerca di una risposta unitaria e determinata, enfatizzando l’importanza del dialogo e della cooperazione tra le parti coinvolte.
Strategia di risposta e unità europea
Von der Leyen ha messo in evidenza che la prima reazione dell’Unione deve essere caratterizzata da unità e determinazione. Ha già avviato confronti con i capi di Stato e di governo dell’Unione per discutere i prossimi passi. L’obiettivo dichiarato è quello di analizzare attentamente gli sviluppi futuri, in particolare gli annunci attesi dagli Stati Uniti, per calibrare di conseguenza la risposta europea. La presidente ha rimarcato l’intenzione di perseguire una soluzione diplomatica, affermando l’impegno dell’Europa a proteggere i propri interessi, quelle delle sue aziende e dei cittadini.
Von der Leyen ha puntualizzato che la maggior parte delle relazioni commerciali tra Europa e Stati Uniti avviene in un flusso equilibrato di beni e servizi. Questo stato di cose deve spronare le parti a lavorare insieme per risolvere le questioni pendenti. L’idea centrale è che uno scontro commerciale non giova né all’Europa né agli Stati Uniti. La presidente ha esposto la convinzione che una relazione commerciale transatlantica prospera rappresenti un vantaggio per entrambe le parti.
Ostacoli interni e competitività del mercato unico
La presidente ha richiamato l’attenzione sulle barriere interne al mercato unico europeo, paragonandole a veri e propri dazi doganali. Citando una stima del Fondo Monetario Internazionale, ha sottolineato come tali ostacoli possano avere effetti più gravi sulla crescita economica rispetto ai dazi applicati da paesi terzi. Von der Leyen ha evidenziato la necessità di affrontare questi ostacoli che limitano le attività economiche all’interno dell’Unione, indicando come l’obiettivo originale del mercato unico fosse proprio quello di rimuovere le dogane e facilitare i commerci.
Il messaggio è chiaro: l’Europa deve impegnarsi a tornare a quell’idea di mercato unico che aveva nelle sue intenzioni iniziali. E questo implica anche l’idoneità per le piccole e medie imprese di vendere un prodotto in tutti i paesi membri senza dover affrontare complicazioni burocratiche. L’abolizione di queste complessità è vista come un passo fondamentale per la competitività europea.
Facilità di operare oltre i confini
Von der Leyen ha trattato anche come la burocrazia nazionale possa incapsulare i professionisti e ostacolare i movimenti oltre i confini europei. La presidente ha ribadito che deve essere reso più semplice per i professionisti lavorare in diverse nazioni europee e per le aziende tecnologiche lanciare nuovi servizi in tutto il continente. L’obiettivo è semplificare le procedure che attualmente variano notevolmente da un paese all’altro, complicando l’azione delle aziende e degli investitori.
In questo contesto, von der Leyen ha fatto riferimento alla promessa di un mercato unico realmente integrato, in cui sia più agevole per gli europei investire nel proprio continente piuttosto che all’estero. Ha rimarcato il forte consenso raggiunto attorno alle proposte avanzate da figure come Mario Draghi ed Enrico Letta riguardo alla competitività e alla rapida attuazione delle riforme necessarie.
Proposte per un futuro più semplice ed efficiente
La Commissione Europea ha già presentato numerose proposte, miranti a semplificare il panorama economico europeo e a garantire che i cittadini ottengano un rendimento migliore sui loro risparmi. Sono state concepite iniziative come l’Unione del risparmio e degli investimenti, che intende facilitare l’accesso al capitale per le imprese in crescita. Altre misure riguardano il pacchetto di semplificazione omnibus e l’Unione delle competenze.
Von der Leyen ha annunciato che ulteriori misure sono in arrivo, con particolare riferimento all’introduzione di un nuovo regime legale per le aziende innovative. L’intento dichiarato è quello di creare un ambiente più favorevole per la crescita e la competitività in Europa, dove le imprese, specialmente quelle più nuove o in fase di sviluppo, possano prosperare senza inutili ostacoli burocratici.
Questo contesto complesso e condiviso testimonia una volontà di riforma e adattamento alle necessità di un mercato globale sempre più esigente.