Il Lazio ha definito la lista delle spiagge balneabili e non per il 2025, indicando alcune zone di Santa Marinella come interdette alla balneazione. Questi risultati si basano sui monitoraggi dell’Arpa Lazio e sollevano dubbi sull’effettiva condizione del mare in quella zona. Intanto il sindaco di Santa Marinella sostiene che le acque siano eccellenti, aprendo un dibattito acceso sulla trasparenza delle informazioni fornite ai cittadini e turisti.
Nuove direttive regionali sulle aree di balneazione in lazio
La giunta regionale del Lazio ha dato via libera, nelle scorse settimane, a una delibera che stabilisce ufficialmente quali tratti costieri possono essere frequentati per la balneazione nel 2025. I dati utilizzati provengono dall’Arpa Lazio, che effettua rilevamenti sistematici sulla qualità delle acque. Tra i siti inseriti nella lista di divieto, figurano alcune spiagge di Santa Marinella, segnalate come non conformi agli standard di salute pubblica.
Parametri chimici e microbiologici alla base dei divieti
Le analisi riguardano parametri chimici e microbiologici determinanti per la tutela dei bagnanti. La scelta di vietare l’accesso a certe aree nasce dal riscontro di livelli di inquinanti o agenti patogeni superiori a quelli consentiti dalla normativa nazionale ed europea. Anche se questa misura può danneggiare l’immagine turistica locale, serve a prevenire rischi sanitari e a stimolare interventi concreti di ripristino.
Questi cambiamenti rappresentano un punto di partenza per attuare controlli più severi e programmi di risanamento ambientale. La mappa ufficiale, disponibile in Regione, funge da riferimento per le amministrazioni e i cittadini interessati.
Dichiarazioni del sindaco tidei e le contestazioni politiche locali
Il sindaco di Santa Marinella, Tidei, ha definito pubblicamente la qualità del mare “eccellente” in un intervento del luglio 2024, sottolineando l’impegno dell’amministrazione a tutelare l’immagine della città. Queste parole sono arrivate proprio pochi giorni prima della pubblicazione della mappa regionale con i divieti specifici. Tidei ha insistito sul fatto che la località non avrebbe subito danni di reputazione e che gli standard delle acque sarebbero all’altezza delle aspettative.
Di tutt’altro parere è stato Stefano Marino, protagonista della scena politica locale e referente della lista civica Io Amo Santa Marinella. Marino ha criticato la comunicazione ufficiale definendola distante dai dati scientifici rilevati. Ha chiesto chiarezza e trasparenza, rivolgendo un appello alle istituzioni per pubblicare i dati in possesso del Comune e per mettere in atto campagne informative veritiere. L’esponente civico sostiene che “l’omissione o la distorsione delle informazioni sullo stato del mare possa danneggiare non solo i cittadini, ma anche l’attività turistica e la salute pubblica.”
Questa divergenza fra amministrazione e opposizione riflette uno scontro più ampio sul modo di gestire l’ambiente e la comunicazione istituzionale nel contesto locale.
La richiesta di trasparenza e interventi concreti da parte di io amo santa marinella
Stefano Marino e la sua lista civica sottolineano l’urgenza che il Comune renda pubblici e accessibili i dati aggiornati sulla qualità delle acque a Santa Marinella. La richiesta mira a far uscire dall’ambiguità la questione e a coinvolgere direttamente i cittadini. La trasparenza viene vista come la base per costruire fiducia e soluzioni durature.
Inoltre, la lista civica sollecita l’avvio di una campagna informativa continua, con strumenti chiari e aggiornati, destinata soprattutto ai turisti e residenti. Si ritiene fondamentale seguire le indicazioni degli enti competenti, primo tra tutti l’Arpa Lazio, per monitorare costantemente e intervenire efficacemente sulle criticità.
Azioni concrete e comunicazione veritiera
Per Marino, il rispetto dell’ambiente marino si ottiene con azioni concrete, come la riduzione delle fonti di inquinamento, e con una comunicazione istituzionale veritiera, che eviti dichiarazioni contrastanti che confondono l’opinione pubblica.
La tutela del mare di Santa Marinella ha valore sociale, economico e ambientale, e occorre un approccio responsabile da parte di tutti gli attori coinvolti.
La sfida di santa marinella tra turismo, ambiente e salute pubblica
Santa Marinella vive, come molte località costiere, il delicato equilibrio fra promozione turistica e salvaguardia ambientale. La recente mappa regionale che indica spiagge non balneabili impone una riflessione sulle procedure di controllo e gestione del mare.
Rispettare i divieti e informare correttamente i cittadini aiuta ad evitare danni a salute e reputazione. Al tempo stesso, è fondamentale avviare interventi per eliminare le cause d’inquinamento e permettere il ritorno alla balneazione sicura.
La vicenda evidenzia quanto sia fragile la condizione delle acque e come il riscontro scientifico debba guidare le politiche locali, senza lasciare spazio a considerazioni opportunistiche o contrastanti.
Solo con una gestione chiara, trasparente e attenta si può preservare il territorio costiero, rispondendo a esigenze ambientali, economiche e di tutela dei cittadini. A Santa Marinella la sfida rimane aperta.