Nei recenti controlli effettuati dalla polizia a Roma, è emerso un’inquietante situazione legata a strutture ricettive non in regola. Gli agenti della Divisione di polizia amministrativa della Questura hanno scoperto diversi hotel «diffusi» privi di autorizzazione, con ospiti non segnalati e pratiche irregolari che potrebbero compromettere la sicurezza e la legalità del settore turistico. Questi controlli si inseriscono in un contesto di vigilanza intensificata in vista del Giubileo e in risposta alle richieste di maggiore sicurezza da parte delle autorità competenti.
Irregolarità nel settore ricettivo
L’operazione di polizia ha messo in luce casi di strutture alloggative che, pur presentandosi come hotel «diffusi», non rispettano le normative vigenti. Questi hotel operano con una sola reception aperta irregolarmente, mentre cercano di eludere i requisiti legali allargando le proprie capacità ricettive senza le necessarie autorizzazioni. Alcuni ospiti, identificati durante i controlli, risultavano già partiti senza che il loro soggiorno fosse stato registrato presso le autorità di pubblica sicurezza. Questo comportamento non solo mina la sicurezza, ma crea anche difficoltà nel monitoraggio delle attività ricettive nella capitale.
Durante le verifiche, gli agenti hanno riscontrato che in un caso specifico un cliente non segnalato era in possesso di coltelli, portando alla chiusura immediata di un hotel al fine di garantire la sicurezza pubblica. La situazione è stata giudicata particolarmente allarmante, in quanto evidenzia come alcune strutture ricettive operino al di fuori delle leggi, creando potenziali rischi per i turisti e la comunità locale.
Sanzioni e chiusure
A seguito dei controlli, sono stati presi provvedimenti diretti contro i titolari di almeno quattro strutture. Due di queste sono state chiuse per sette giorni, e sono state inflitte sanzioni pecuniarie nei confronti dei proprietari di altre due strutture che operavano in modo irregolare. I titolari sono stati denunciati per la mancanza delle autorizzazioni necessarie e per le violazioni delle normative di sicurezza e ospitalità .
Le strutture chiuse erano anche pubblicizzate su siti internet turistici, ma le recensioni rilasciate dai clienti rivelano una qualità dei servizi molto al di sotto delle aspettative. Gli utenti segnalano spesso problemi di manutenzione e scarsa igiene, elementi che possono contribuire a danneggiare ulteriormente l’immagine del turismo nella capitale. Questi eventi pongono un forte interrogativo sulla necessità di regole più ferree e controlli più incisivi nel settore ricettivo.
Vigilanza nel quartiere
L’operazione della polizia rientra in un piano più ampio di interventi che mirano a garantire un ambiente più sicuro nella zona di Termini, particolarmente tra via Turati e via Palestro. L’ordinanza del prefetto Lamberto Giannini ha imposto una maggiore sorveglianza, con attenzione particolare rivolta all’allontanamento di persone potenzialmente violente o moleste che possono costituire un rischio per i cittadini e i turisti. Le autorità si sono mobilitate per arginare fenomeni di irregolarità e garantire un’accoglienza turistica che rispetti gli standard di sicurezza e qualità desiderati.
Questi controlli non solo puntano a sradicare attività irregolari, ma anche a riportare la legalità nel settore ricettivo. La speranza è quella di ripristinare la fiducia da parte dei turisti, affinchè possano godere di un soggiorno piacevole e sicuro nella capitale. Le forze dell’ordine continuano a monitorare attentamente la situazione, consapevoli che il turismo rappresenta una componente vitale dell’economia romana.
Ultimo aggiornamento il 12 Gennaio 2025 da Donatella Ercolano