Scoperta di armi letali e esplosivo artigianale nella periferia di Polistena

Scoperta di armi letali e esplosivo artigianale nella periferia di Polistena

Ritrovati due kalashnikov, fucili da caccia ed esplosivo artigianale in un casolare abbandonato a Polistena. Le indagini mirano a identificare i responsabili e garantire la sicurezza nella zona.
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Scoperta di armi letali e esplosivo artigianale nella periferia di Polistena - Gaeta.it

Una recente operazione dei carabinieri della Compagnia di Taurianova ha portato alla luce un pericoloso ritrovamento nella zona periferica di Polistena. Due kalashnikov e numerosi fucili da caccia, tra cui uno dotato di ottica di precisione, sono stati rinvenuti all’interno di un bidone di plastica interrato. Ricoperti dall’oscurità, questi armamenti si trovavano accanto a tre chili di esplosivo artigianale, creando preoccupazione sulle possibili conseguenze di tali scoperte.

Il ritrovamento di armi da fuoco

Il ritrovamento delle armi è avvenuto in un casolare che appariva abbandonato e in stato di degrado. Al momento dell’intervento, i militari dell’Arma hanno notato tracce di recente presenza umana all’interno dell’edificio. Questo particolare ha sollevato ulteriori interrogativi sulla sicurezza del luogo e sull’identità delle persone che vi hanno soggiornato. Le due kalashnikov, armi di guerra di provenienza russa, insieme ai fucili da caccia di grosso calibro, indicano un potenziale utilizzo non solo per attività venatorie ma anche per intenti criminosi, suggerendo un possibile collegamento con il traffico di armi clandestine o organizzazioni delinquenziali.

Sicurezza e bonifica del sito

Viste le implicazioni della scoperta, gli esperti del gruppo artificieri e antisabotaggio del Comando provinciale di Reggio Calabria sono stati immediatamente allertati. La loro presenza è stata essenziale per garantire la sicurezza del sito, poiché il ritrovamento di armi e ordigni rappresenta un grave rischio per la comunità locale. I professionisti hanno lavorato per mettere in sicurezza l’area, eseguendo tutti i protocolli necessari per evitare la possibilità di esplosioni accidentali. La bonifica del luogo si è rivelata fondamentale per prevenire situazioni di pericolo non solo per le forze dell’ordine ma anche per i residenti della zona.

L’esplosivo artigianale: un pericolo imminente

Particolare attenzione è stata prestata ai tre chili di esplosivo artigianale rinvenuti insieme alle armi. Questo materiale, dotato di miccia a lenta combustione, ha suscitato preoccupazione. Gli esperti lo hanno valutato come estremamente pericoloso, con potenzialità devastanti. Se utilizzato, avrebbe potuto causare danni ingenti, distruggendo un veicolo o addirittura facendo esplodere un’intera abitazione. Per ridurre al minimo il rischio per la popolazione, l’ordigno è stato fatto brillare in loco, un’operazione delicata che richiede esperienza e precisione. Il pronto intervento delle forze specializzate ha dimostrato l’importanza della collaborazione tra diverse unità nel gestire situazioni critiche.

Indagini in corso per individuare i responsabili

Dopo il sequestro delle armi e dell’esplosivo, gli atti sono stati trasmessi alla Procura di Palmi, sotto la supervisione del procuratore Emanuele Crescenti. Un pm è stato incaricato di coordinare le indagini, cercando di chiarire le dinamiche che hanno portato a questa scoperta. I carabinieri sono particolarmente interessati a comprendere chi possa aver nascosto tali armamenti nel casolare e se esistono collegamenti con organizzazioni criminali attive nella zona. La situazione richiede un’analisi approfondita delle possibili reti legate al traffico di armi e alla criminalità organizzata, un fenomeno purtroppo non estraneo a molte aree d’Italia.

Vigilanza e sicurezza nel territorio

Questo episodio ha acceso i riflettori sulla sicurezza nella provincia di Reggio Calabria, un territorio spesso soggetto a fenomeni di illegalità. La presenza di armi e esplosivi nelle aree periferiche rappresenta non solo una minaccia per la sicurezza pubblica, ma anche un chiaro segnale che la lotta contro la criminalità deve rimanere una priorità per le autorità. È fondamentale che le forze dell’ordine continuino i loro sforzi per monitorare il territorio, fornendo protezione e garantendo la legalità nei centri urbani e nelle aree limitrofe, con un occhio attento alle dinamiche clandestine che possono mettere a repentaglio la serenità dei cittadini.

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