Una discarica abusiva di rifiuti speciali è stata scoperta dalla Guardia di finanza di Crotone, estesa per oltre 18.000 metri quadri. L’operazione ha rivelato anche un casolare abbandonato in prossimità del sito, che conteneva oltre 6 tonnellate di amianto, un materiale altamente pericoloso per la salute pubblica. L’intervento è avvenuto in un contesto di controlli mirati a combattere gli eco-reati, con l’impiego di moderne tecnologie e risorse umane specializzate.
L’intervento della Guardia di finanza
Il sequestro della discarica è avvenuto grazie a un’operazione coordinata tra il Comando provinciale di Crotone e il Reparto Operativo Aeronavale di Vibo Valentia. Gli agenti, nell’ambito di controlli congiunti, hanno individuato la discarica in una zona conosciuta come San Giorgio, situata a sud del centro città. Attraverso l’uso di droni, i finanzieri hanno potuto monitorare l’area da altitudini elevate, identificando attività illecite di sversamento di rifiuti. Successivamente, le verifiche incrociate con le banche dati del Corpo hanno rivelato che l’area non era autorizzata per la gestione o il trattamento di rifiuti, rendendo evidente la gravità della situazione.
Durante l’ispezione, è stata accertata la presenza di numerosi pannelli di amianto, alcuni dei quali risultavano frantumati e ricoperti da vegetazione. Questo scoperto ha implicato un rischio elevato per la salute dei residenti e dell’ambiente, allertando le autorità competenti. I finanzieri non si sono limitati a esaminare il solo terreno, ma hanno seguito le tracce di rifiuti fino a un secondo sito, un casolare in condizioni di degrado.
La situazione del casolare abbandonato
Il casolare abbandonato, individuato nelle vicinanze, era utilizzato come luogo di stoccaggio di materiali pericolosi. All’interno della struttura, i finanzieri hanno trovato diverse onduline di amianto. Secondo le prime ipotesi, sembra che queste siano state accantonate da individui senza fissa dimora, che le avrebbero utilizzate per creare un giaciglio di fortuna. La presenza di amianto in strutture abbandonate rappresenta un problema significativo, poiché aumenta il rischio di esposizione a sostanze cancerogene per chiunque si trovi nelle vicinanze.
L’Amministrazione comunale di Crotone, informata dell’accaduto, sta preparando un piano di intervento per bonificare l’area. La gestione dell’amianto richiede competenze specifiche e la presenza di personale autorizzato per evitare ulteriori inquinamenti o rischi per la salute pubblica. Nel contesto dell’operazione, la Guardia di finanza ha operato in modo sistematico, raccogliendo prove e informazioni utili per perseguire i responsabili di questo eco-reato.
Analisi del materiale sequestrato
L’analisi del materiale sequestrato è attualmente in corso e viene effettuata da personale specializzato dell’Arpacal di Cosenza, l’Agenzia per la protezione dell’ambiente. Questa fase è cruciale per determinare l’effettivo livello di danno ambientale causato dalla discarica e dalla presenza di amianto. Si stima che i tempi di analisi e i successivi rapporti possano richiedere diverse settimane.
L’attenzione sulle discariche abusive è in crescita, dato il loro impatto diretto sulla salute pubblica e sull’ambiente. La Guardia di finanza di Crotone ha annunciato che continuerà a monitorare il territorio, rafforzando le attività di controllo e prevenzione contro gli eco-reati, come parte integrante delle sue funzioni istituzionali. L’intervento a San Giorgio è solo uno dei tanti esempi della lotta per la salvaguardia dell’ambiente e della vita dei cittadini.