Scoperta macabra a Monte Ricco: mummificazione di due coniugi in una villetta abbandonata

Scoperta macabra a Monte Ricco: mummificazione di due coniugi in una villetta abbandonata

Tre giovani esploratori urbani scoprono due corpi mummificati in una villa abbandonata a Monte Ricco, rivelando la tragica morte di una coppia avvenuta mesi prima, probabilmente per intossicazione da monossido di carbonio.
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Scoperta macabra a Monte Ricco: mummificazione di due coniugi in una villetta abbandonata - Gaeta.it

Nella località di Monte Ricco, al confine tra Verona e Negrar, tre giovani appassionati di urbex hanno fatto una scoperta inquietante sabato pomeriggio. Si sono introdotti in una villa abbandonata, scoprendo due corpi mummificati, la cui identità è stata successivamente accertata. La vicenda ha attratto l’attenzione dei media e suscitato interrogativi sulle circostanze della morte dei coniugi, avvenuta presumibilmente mesi prima del ritrovamento.

La scoperta choc all’interno della villetta

L’urbex, un’attività che incoraggia l’esplorazione di luoghi abbandonati, ha preso una piega inattesa quando i ragazzi hanno notato un odore insolito e, curiosi, hanno deciso di investigare. Entrati nella villetta, si sono trovati di fronte a una scena agghiacciante. I corpi di un uomo e una donna erano visibili, entrambi mummificati. Allertati dalla scoperta, hanno chiamato immediatamente la questura, attivando un dispositivo di emergenza che ha portato sul luogo del ritrovamento gli specialisti della Scientifica e un medico legale per indagare sulle cause del decesso.

L’analisi preliminare ha rivelato che i coniugi uccisi erano Marco Steffenoni, un dentista di 75 anni, e sua moglie Maria Teresa Nizzola, un anno più grande. La coppia viveva un’esistenza molto ritirata, e la loro morte è rimasta sconosciuta ai vicini e agli amici. Si stima che il decesso possa essere avvenuto tra ottobre e novembre dello scorso anno. Gli esami post mortem saranno determinanti per definire le cause e le circostanze della loro morte.

La possibilità di un’intossicazione da monossido di carbonio

I primi esami hanno sollevato l’ipotesi che Marco e Maria Teresa possano essere stati vittime di un’intossicazione da monossido di carbonio. Questo gas inodore e incolore può risultare letale se inalato in grandi quantità, e la sua presenza è spesso legata all’uso di camini o stufe non ventilate correttamente. Si ipotizza quindi che i coniugi avessero acceso un camino per riscaldarsi, senza poter prevedere le drammatiche conseguenze. Saranno necessari ulteriori accertamenti per confermare questa teoria e capire meglio la dinamica degli eventi che hanno condotto alla tragedia.

I risultati dell’autopsia, attesa nei prossimi giorni, forniranno indicazioni utili non solo per comprendere le cause della morte, ma anche per chiarire le circostanze esatte del ritrovamento. Alcuni esperti evidenziano come in situazioni simili, le persone che si trovano in condizioni di isolamento possono rimanere invisibili per lunghi periodi, aggravando il rischio di tragedie come quella accaduta a Monte Ricco.

Un caso simile nel mondo del cinema

La macabra scoperta a Monte Ricco ha evocato alla mente un caso avvenuto qualche anno fa, che ha colpito il mondo del cinema. Si fa riferimento alla triste fine di Gene Hackman e della moglie Betsy Arakawa, trovati senza vita nella loro villa di Santa Fe, in California. In quel caso, l’attore, trovato steso per terra in tuta e pantofole, e la moglie, deceduta in bagno, avevano mostrato segnali di una vita caratterizzata da problemi di salute. Hackman sarebbe morto a causa di complicazioni legate a malattie cardiache, mentre Betsy era affetta da una rara malattia trasmessa dai ratti, con la possibilità che il marito non fosse a conoscenza della situazione in cui versava la moglie.

Questa storia, seppur drammatica, sottolinea quanto possa essere fragile la vita e come, in fin dei conti, tante persone possano trovarsi in situazioni simili, senza che il mondo esterno ne sappia nulla. La tragedia di Monte Ricco serve da monito sulle problematiche correlate all’isolamento e alle conseguenze delle condizioni di vita di alcune famiglie, un aspetto da non trascurare nemmeno nel contesto attuale.

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