Un rinvenimento sorprendente ha scosso la tranquilla cittadina di Merano, dove, durante una ristrutturazione, un uomo ha fatto un’inquietante scoperta nella soffitta dell’abitazione della madre. Tra polvere e rifiuti accumulati negli anni, il meranese ha trovato una bomba a mano e due pistole semiautomatiche del noto marchio Beretta. Questi reperti, risalenti alla Prima Guerra Mondiale, sembrerebbero ancora funzionanti, destando immediatamente preoccupazione.
La scoperta straordinaria e le prime reazioni
La riscoperta di questi ordigni ha lasciato l’uomo in uno stato di evidente agitazione. Non accedeva alla soffitta da decenni, ritenuta inutilizzabile per via dei molti oggetti dimenticati e accumulati nel tempo. Appena accorgendosi della presenza delle armi, ha prontamente deciso di contattare l’Ufficio armi del commissariato di Merano. La sua segnalazione, caratterizzata da un timore giustificato, ha avviato un intervento da parte delle autorità competenti.
L’uomo era particolarmente preoccupato per il potenziale esplosivo dell’ordigno rinvenuto, un aspetto che ha spinto le forze dell’ordine ad agire prontamente. La scoperta di armi storiche e potenzialmente pericolose ha reso necessario un intervento in tempi brevi per garantire la sicurezza pubblica e isolarne l’area, evitando il rischio di esplosioni accidentali.
L’intervento delle forze dell’ordine e i risultati
Il commissariato di Merano ha immediatamente mobilitato gli agenti, che si sono diretti verso la residenza dell’anziana madre. Sul posto, a supporto degli agenti, è intervenuto anche il nucleo artificieri della questura di Bolzano. Gli specialisti hanno operato per mettere in sicurezza l’area e identificare la natura del ritrovamento.
Grazie alle loro competenze, l’ordigno è stato riconosciuto come una granata da mortaio ancora attiva, perfettamente integra e con un potenziale rimasto inesploso. La constatazione che un’arma di tale portata fosse rimasta in uno stato di conservazione così ottimale, per decenni, ha sorpreso gli operatori. Questo ha aggiunto un ulteriore strato di allerta sulla necessità di gestire in modo efficace e preciso la situazione.
La gestione delle armi storiche e il futuro della zona
Dopo aver messo in sicurezza la zona, la polizia ha provveduto a prendere in consegna non solo la granata, ma anche le due pistole Beretta rinvenute. Gli artificieri si occuperanno dello smaltimento dell’ordigno e della successiva distruzione delle armi storiche. Questo episodio mette in luce il problema della presenza di armi della Prima Guerra Mondiale ancora rinvenibili, spesso scoperte in contesti residenziali e dimenticate nel tempo.
Il ritrovamento richiama l’attenzione su temi riguardanti la sicurezza, specialmente in aree abitate dove potrebbero trovarsi ordigni bellici. È fondamentale che i cittadini siano informati e consapevoli della potenziale esistenza di tali reperti nelle loro case, e che possano agire responsabilmente segnalando alla polizia ogni scoperta sospetta. La rapidità della risposta delle forze dell’ordine in situazioni del genere è cruciale per mantenere la sicurezza pubblica.
Ultimo aggiornamento il 15 Gennaio 2025 da Sara Gatti