Scoperta una conceria abusiva a Solofra: denunciato il titolare per inquinamento ambientale

Scoperta una conceria abusiva a Solofra: denunciato il titolare per inquinamento ambientale

Operazione dei carabinieri forestali a Solofra svela pratiche illegali in una conceria, minacciando l’ambiente del fiume Sarno e portando alla denuncia del titolare per violazioni normative.
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Scoperta una conceria abusiva a Solofra: denunciato il titolare per inquinamento ambientale - Gaeta.it

Nella cittadina di Solofra, in provincia di Avellino, un’importante operazione dei carabinieri forestali ha portato alla luce disordini significativi in una conceria, responsabile di pratiche illegali che minacciano l’integrità ambientale del fiume Sarno. Durante i controlli, è emerso che l’azienda operava senza le necessarie autorizzazioni, evidenziando gravi problematiche legate all’inquinamento. La situazione solleva interrogativi su come le imprese del settore conciario possano gestire le loro attività in modo responsabile e nel rispetto della normativa vigente.

I controlli dei carabinieri forestali

L’intervento dei carabinieri forestali è stato parte di un’operazione mirata a contrastare i fenomeni di inquinamento che affliggono il fiume Sarno, uno dei corsi d’acqua più compromessi d’Italia. Le ispezioni hanno rivelato un’assenza di autorizzazioni per le emissioni in atmosfera, lo scarico delle acque reflue nella rete fognaria pubblica e lo smaltimento dei rifiuti generati dal ciclo produttivo. Questo tipo di controllo è cruciale per monitorare e prevenire danni all’ambiente, oltre a proteggere la salute pubblica. La mancanza di misure di sicurezza e di procedure adeguate da parte della conceria ha rappresentato un allarme per gli investigatori, che hanno immediatamente attivato le procedure legali previste.

La situazione della conceria

L’azienda in questione si sviluppa su tre livelli, coprendo un’area di circa tremila metri quadrati. È stata valutata intorno a un milione di euro, un valore significativo che riflette l’importanza economica del settore conciario per la zona. Tuttavia, questa valutazione rischia di perdere significato di fronte alle gravi violazioni ambientali scoperte. La struttura, situata in una località strategica, ha evidentemente operato in modo irregolare per un periodo, una questione che pone seri interrogativi sulle pratiche di controllo che dovrebbero essere in atto per monitorare la legalità delle attività produttive.

Denuncia e responsabilità legali

Il titolare della conceria, un uomo di 40 anni residente nella zona, è stato denunciato per conduzione di attività non autorizzata e per violazione delle normative ambientali. Questo episodio evidenzia l’importanza della responsabilità legale per i gestori delle aziende, che devono essere in grado di dimostrare la conformità alle normative in vigore. La legge stabilisce sanzioni severe per chi non rispetta queste misure, e il caso di Solofra potrebbe rappresentare solo la punta dell’iceberg nel panorama delle violazioni ambientali.

Il settore conciario, pur essendo un pilastro economico in molte regioni italiane, è spesso al centro di controversie legate all’ambiente. L’operazione condotta dai carabinieri forestali a Solofra si inserisce in un contesto più ampio di monitoraggio e repressione delle attività illecite, con l’obiettivo di tutelare l’ecosistema fluviale e la salute dei cittadini.

Ultimo aggiornamento il 31 Gennaio 2025 da Sara Gatti

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