Un curioso ma inquietante episodio si è verificato al valico stradale di Ponte Chiasso, in provincia di Como, dove le Fiamme Gialle hanno svelato un traffico di traveller’s cheque. L’operazione ha portato all’arresto di un pensionato di 64 anni, con un passato di precedenti penali, che si apprestava a entrare in Italia dalla Svizzera a bordo di una piccola monovolume. Nonostante le sue dichiarazioni di non possedere valori, il controllo ha rivelato la presenza di un vero e proprio tesoro: 10 milioni di dollari in assegni.
Il ritrovamento sorprendente
Cosa sono i traveller’s cheque?
I traveller’s cheque, un mezzo di pagamento molto popolare tra i viaggiatori nel passato, sono assegni prepagati che possono essere scambiati in contante in tutto il mondo. Pur avendo perso parte della loro notorietà con l’avvento delle carte di credito, continuano a essere un metodo sicuro per trasportare somme ingenti senza rischiare di portare denaro contante. In questo specifico caso, però, il loro ritrovamento ha sollevato più di un interrogativo sulla regolarità dell’operazione.
La scoperta della GdF
Le forze dell’ordine, durante una serie di controlli anti-contrabbando, hanno fermato il 64enne alla frontiera. Inizialmente, l’uomo ha negato di trasportare beni di valore, ma la meticolosità del personale della Guardia di Finanza ha permesso di scoprire il contenuto nascosto nella sua vettura. Gli assegni erano dislocati strategicamente: parte sotto il sedile del conducente, parte nel bagaglio e altri in una busta separata. L’inventario ha rivelato 20 blocchetti contenenti 50 assegni da 10.000 dollari ciascuno, per un totale di 10 milioni di dollari.
L’intervento delle autorità
Sequestro e denuncia
Alla luce di questa scoperta, i militari della GdF hanno attivato immediatamente le procedure previste dalla legge. Su indicazione dell’autorità giudiziaria, l’intero carico di traveller’s cheque è stato sottoposto a sequestro. Sono emerse delle accuse di ricettazione a carico del pensionato, il quale è stato denunciato in stato di libertà. Questo indica che il traffico di assegni potrebbe celare attività illecite, come il riciclaggio di denaro o il finanziamento di traffici poco chiari.
Sanzioni e conseguenze legali
In aggiunta alla denuncia, al 64enne è stato emesso il consueto verbale di sequestro amministrativo. Secondo la normativa vigente, per somme superiori ai 10.000 euro non dichiarate all’entrata nel Paese, va disposto il sequestro amministrativo per il 50% dell’importo eccedente tale soglia. Questo vuol dire che, nel caso specifico, saranno confiscati somme significative di denaro. La vicenda solleva interrogativi non solo sul singolo episodio, ma anche sul potenziale fenomeno di traffico di valori attraverso i varchi di confine.
Il caso di Ponte Chiasso rappresenta un esempio emblematico di come la vigilanza delle autorità sia fondamentale per contrastare attività illecite e garantire la sicurezza economica del territorio. Le indagini potrebbero ora indirizzarsi a capire la provenienza di questi assegni e se vi siano eventuali complicità oltre confine.