Scoperta una vasta coltivazione di cannabis a Tiriolo: 27 piante sequestrate dalle forze dell'ordine

Scoperta una vasta coltivazione di cannabis a Tiriolo: 27 piante sequestrate dalle forze dell’ordine

Scoperta Una Vasta Coltivazion Scoperta Una Vasta Coltivazion
Scoperta una vasta coltivazione di cannabis a Tiriolo: 27 piante sequestrate dalle forze dell'ordine - Gaeta.it

Un’operazione di polizia ha portato a un significativo rinvenimento nell’area boschiva di Tiriolo, località Soluri, dove sono state trovate numerose piante di cannabis. Questo evento evidenzia l’impegno delle forze dell’ordine nel contrasto al traffico di sostanze stupefacenti in Calabria, una regione spesso colpita da fenomeni legati alla criminalità organizzata. Le indagini sono ancora in fase preliminare, ma l’operazione già promette di rivelare informazioni rilevanti sul fenomeno della coltivazione illegale.

Intervento delle forze dell’ordine

Dettagli dell’operazione

Nella mattinata odierna, gli agenti della Squadra mobile di Catanzaro hanno dato avvio a un’operazione di routine finalizzata alla lotta contro le coltivazioni illegali di cannabis. La missione è stata effettuata anche con il supporto del Reparto prevenzione crimine di Cosenza e delle unità cinofile provenienti dalla Questura di Vibo Valentia. L’intervento ha avuto luogo all’alba, un momento strategico per garantire il massimo della discretività e dell’efficacia operativa.

Gli agenti hanno iniziato la loro ricerca setacciando un’area boschiva, seguendo delle diramazioni di tubi di irrigazione modificati, utilizzati per allacciarsi al locale acquedotto. Questa pratica illecita è spesso utilizzata dai coltivatori per garantire un apporto costante di acqua alle piante, favorendo così la loro crescita e la qualità del raccolto. L’accesso a queste aree impervie è stato ostacolato dal terreno scosceso, rendendo l’operazione ancora più complessa.

Scoperta della coltivazione

Nonostante le difficoltà incontrate, la perseveranza degli agenti ha condotto a una sorprendente scoperta: una piccola area recintata con filo spinato, abilmente nascosta tra la vegetazione. All’interno di questo spazio è stata rinvenuta una coltivazione di cannabis comprendente ben 27 piante. Le piante, tutte di dimensioni impressionanti, variavano tra i 1,5 e i 2,4 metri di altezza e, complessivamente, pesavano circa 10 chilogrammi.

La coltivazione si presentava ben curata e irrigata, segno che i responsabili avevano dedicato tempo e risorse significative per il mantenimento delle piante. La cura nella gestione di queste piante suggerisce un’organizzazione strutturata dietro il progetto di coltivazione, contribuendo a sollevare interrogativi su eventuali reti di distribuzione di sostanze stupefacenti nella regione.

Sequestro e indagini

Immediati provvedimenti

Le piante di cannabis rinvenute a Tiriolo sono state immediatamente sequestrate e portate via per ulteriori analisi e accertamenti. Essendo state trovate in un’area recintata e non identificata, il sequestro delle piante è stato effettuato a carico di ignoti. Gli agenti continueranno le indagini per cercare di risalire all’identità dei responsabili della coltivazione, nonché per stabilire se vi siano collegamenti con reti più ampie di traffico di droga.

Anche gli accertamenti catastali sulla particella di terreno continueranno, per determinare la proprietà dell’area e capire se fosse sotto l’uso di soggetti già noti alle forze dell’ordine per attività illecite. Questo passo potrebbe rivelarsi cruciale nel tentativo di smantellare operazioni più consistenti e stabilire collegamenti tra vari soggetti attivi nel settore della droga.

Prospettive future

Operazioni come quella di oggi rappresentano un tassello importante nella lotta contro la coltivazione e il traffico di sostanze stupefacenti in Calabria. Le forze dell’ordine, attraverso un lavoro coordinato e costante, mirano a combattere un fenomeno che continua a rappresentare una sfida per la sicurezza e la legalità nella regione. La scoperta di Tiriolo non è solo un punto di partenza per ulteriori indagini, ma un campanello d’allarme sulla necessità di mantenere alta l’attenzione su questo fenomeno.

Change privacy settings
×