Il rover Curiosity della NASA continua a fornire dati fondamentali sul passato di Marte. Attraverso l’analisi di campioni prelevati nel cratere Gale, emergono chiari segni dell’esistenza di un ciclo del carbonio, elemento cruciale per sostenere la vita come la conosciamo. Questi ritrovamenti offrono nuove chiavi per comprendere l’evoluzione ambientale del Pianeta Rosso e i motivi del suo cambiamento drastico.
le tracce di siderite nelle rocce del monte sharp
Curiosity ha analizzato campioni di roccia prelevati tra il 2022 e il 2023 dalla cima centrale del cratere Gale, noto come monte Sharp. Lì sono state trovate elevate concentrazioni di siderite, un carbonato di ferro che si forma solo in presenza di acqua e di un ciclo del carbonio attivo. La presenza di siderite tra il 5 e il 10% del peso delle rocce esaminate indica che in passato l’ambiente marziano poteva sostenere processi chimici simili a quelli terrestri.
ruolo dell’acqua acida e minerali mascheranti
Il dettaglio del minerale non era emerso chiaramente nei dati delle scansioni satellitari, probabilmente perché mascherato da sali di solfato di magnesio, solubili in acqua e diffusi nelle stesse rocce. Queste sostanze riflettono condizioni ambientali particolari, dove l’acqua acida potrebbe aver giocato un ruolo fondamentale nel modificare la mineralogia locale. La scoperta di questi minerali suggerisce un ambiente umido e ricco di elementi capaci di sostenere reazioni chimiche complesse, fattore indispensabile per microorganismi.
il ciclo del carbonio: confronto con la terra
Il ciclo del carbonio è un sistema naturale che permette il movimento continuo del carbonio tra l’atmosfera, l’acqua e la crosta terrestre. Sulla Terra questo processo favorisce la vita perché regola la quantità di anidride carbonica nell’aria e fornisce il materiale essenziale per costruire molecole organiche. I vulcani emettono anidride carbonica che gli oceani assorbono, formando carbonati come la siderite e altre rocce calcaree. Queste rocce poi vengono trasportate nelle profondità della crosta dove, riscaldate, rilasciano il carbonio che torna in atmosfera.
differenze nel ciclo marziano
Su Marte, le tracce di siderite indicano che esisteva un ciclo simile almeno in passato, anche se probabilmente meno equilibrato rispetto alla Terra. L’assenza di tettonica a placche nel Pianeta Rosso significa che il riciclo degli elementi avveniva tramite processi chimici diversi, spesso legati a reazioni di acqua acida con minerali solubili come i solfati. Questo scenario segnala che il ciclo del carbonio marziano si è gradualmente interrotto, forse riducendo l’abilità del pianeta di conservare un’atmosfera densa e ricca di gas vitale.
implicazioni per la vita su marte nel passato
I risultati ottenuti da Curiosity sono tra le testimonianze più importanti sulla capacità di Marte di ospitare ambienti abitabili in epoche remote. Le condizioni chimiche e geologiche suggerite dalla presenza di carbonati e sali solubili indicano un pianeta dove l’acqua liquida era presente e capace di mantenere un’atmosfera stabile per un certo periodo. Tuttavia, la progressiva perdita di questo equilibrio, unita al processo di degradazione atmosferica, potrebbe aver causato la sparizione delle condizioni idonee alla sopravvivenza.
“Questo spiega perché le prove dirette di vita passata sono ancora difficili da individuare, nonostante le molecole organiche di catena lunga già rilevate sulle rocce portino speranza ai ricercatori.” L’analisi futura dei campioni che il rover Perseverance ha raccolto e che saranno inviati sulla Terra potrebbe fornire conferme più solide sull’esistenza di forme di vita antiche o dei loro residui fossili, risolvendo così un mistero che dura da decenni.
la missione curiosity e le prospettive future
Lanciato nel 2011 e atterrato nel cratere Gale nel 2012, Curiosity ha percorso finora 34 chilometri di terreno marziano, esaminando attentamente la geologia e l’ambiente in cerca di indizi sul passato del pianeta. La ricerca di carbonati e molecole organiche è stata una delle priorità sin dall’inizio. L’ultimo ciclo di perforazioni nel monte Sharp ha portato risultati decisivi, ampliando la comprensione del clima antico e dei cambiamenti geochimici avvenuti.
il ruolo di perseverance
Intanto Perseverance, il rover più recente, sta esplorando un’altra zona di Marte, il cratere Jezero, con l’obiettivo di raccogliere campioni da riportare sulla Terra entro i prossimi anni. La speranza è che questi materiali contengano tracce ancora più nette della presenza, passata, di forme di vita su questo pianeta. Nel frattempo, i dati inviati da Curiosity continueranno a essere studiati dagli scienziati per decifrare gli indizi rimasti impressi nelle rocce marziane.