Un terreno incolto tra le colline di Casalborgone ha svelato una situazione allarmante. In questo spazio, formalmente di proprietà di Pinna Pietro e Scagno Rosanna, sono stati trovati cumuli di rifiuti, auto abbandonate e persino una barca, un quadro surreale di illegalità e degrado ambientale. La storia ha preso piede grazie alla segnalazione di una residente preoccupata, facendo emergere elementi che coinvolgono direttamente Bertucci Nazzareno, attualmente accusato di gestione illecita di rifiuti.
L’allerta iniziale: la segnalazione di una residente
Tutto è cominciato con la segnalazione di una cittadina che, notando movimenti sospetti nel terreno adiacente al suo, ha deciso di informare le autorità. La donna aveva visto strani accumuli tra la vegetazione alta, senza riuscire a distinguere chiaramente di cosa si trattasse. La sua intuizione pronta è stata cruciale per avviare le indagini. Spesso, atti di questo tipo scaturiscono da un timore sussurrato, ma possono portare a scoperte significative. La sorpresa è arrivata quando, a seguito di un intervento di disboscamento, il vero stato del terreno è stato rivelato.
Nel corso di un’operazione per liberare i pali della linea telefonica, un elicottero ha disboscato parte dell’area, portando alla luce un’enorme massa di rifiuti e veicoli abbandonati. La denuncia immediata della residente ha attivato le forze dell’ordine, dando il via a un’inchiesta che avrebbe svelato dettagli raccapriccianti e un quadro di illegalità diffusa.
Le indagini: sopralluoghi e scoperte inquietanti
Il primo sopralluogo da parte dei Carabinieri Forestali è avvenuto il 29 aprile 2020, e secondo quanto riportato, il brigadiere Simona Basso ha descritto una scena desolante. Il terreno, coperto da erba alta e rovi, nascondeva lastre di amianto, carcasse di automobili e una quantità impressionante di rifiuti. L’oscurità della situazione rendeva difficile apprezzare appieno l’entità del degrado. Le testimonianze emerse durante il processo hanno messo in evidenza le difficoltà iniziali degli investigatori nel valutare la reale condizione del sito.
Il 21 maggio successivo, un secondo sopralluogo ha visti coinvolti anche tecnici comunali. In quel momento, l’area disboscata ha rivelato una decina di automobili in evidente stato di abbandono, alcuni container e l’incredibile vista della barca abbandonata, incastrata tra i rifiuti. Il ritrovamento di questo relitto in una zona boschiva solleva interrogativi sulla gestione e il controllo dei rifiuti all’interno del territorio italiano.
La scoperta del degrado e l’emergenza amianto
Nel corso delle operazioni sulle colline di Casalborgone, le forze dell’ordine hanno rinvenuto ulteriori veicoli in stato di abbandono, tra cui una moto smontata in un’auto e un altro veicolo rinchiuso in un box metallico. Gli investigatori hanno anche evidenziato le problematiche legate a delle targhe cancellate, che nascondevano una rete di cessioni non registrate e passaggi di proprietà poco chiari.
Oltre alla presenza di veicoli, emergeva la questione dell’amianto. Il Comune di Casalborgone ha, quindi, ordinato nel luglio 2021 la rimozione dei materiali pericolosi dal sito. Tuttavia, l’intervento ha subito ritardi, e solo nel settembre 2023 il lavoro di bonifica è stato portato a termine. La presenza di amianto rappresenta un grave rischio per la salute pubblica, e l’intervento forzato ha sottolineato l’urgenza di affrontare la situazione.
La situazione attuale e i risvolti legali
Oggi, la questione è tornata all’attenzione del pubblico grazie alle udienze che si stanno svolgendo in tribunale. L’imputato, Bertucci Nazzareno, affronta l’accusa per gestione illecita di rifiuti, e la sua posizione è ora oggetto di analisi durante il processo. L’udienza, presieduta dalla giudice Marianna Tiseo, ha visto la testimonianza di vari testimoni e della medesima brigadiere che ha raccontato le prime scoperte.
Il 15 aprile prossimo è prevista un’ulteriore udienza in cui la difesa avrà modo di controbattere alle accuse. Il caso di Casalborgone si inserisce in un contesto più ampio, in cui l’Italia si confronta ancora con le problematiche legate all’abusivismo ambientale. La presenza di auto, rifiuti e addirittura una barca abbandonata mette in luce l’indifferenza e la mancanza di controlli efficaci sul territorio.
La situazione di degrado scoperta a Casalborgone è una rappresentazione concreta della lotta contro il fenomeno dell’abusivismo, segnale di un impegno necessario per preservare l’ambiente e la salute pubblica.